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Si torna al Museo, con Horticultura

Di |2022-08-31T13:30:34+02:00Maggio 30th, 2022|

Si torna al Museo, con Horticultura. L’Osservatorio sulla povertà educativa minorile, curato da Con I Bambini e dalla Fondazione Open Polis, al riguardo fornisce dati allarmanti. I bambini non frequentano i luoghi di cultura. Il loro tempo libero, e quello delle loro famiglie, in troppi casi non si sviluppa nei musei.

Un patrimonio da vivere, per tanti giorni l’anno

Una regione come la Campania offre, da questo punto di vista, davvero tantissime opportunità. Eppure la Campania ha una media regionale tra le più basse in Italia, rispetto alla fruizione da parte dei bambini e dei ragazzi. I musei sono un luogo in cui i giovanissimi arrivano, ma sostanzialmente solo una volta l’anno, in occasione della visita con la propria classe.

A causa della pandemia da Covid 19, la situazione è addirittura peggiorata. I visitatori infatti sono calati, nel complesso, del 76%. Un disastro, che non si potrebbe definire altrimenti. L’emergenza sanitaria ha determinato, per quanto riguarda lo specifico target dei bambini e dei ragazzi, un calo di 10 punti. Un danno ancora più significativo, se si considera la peculiarità di questa fetta di destinatari. Nota Con I Bambini: “È interessante osservare come, persino nel 2020, i bambini e i ragazzi restino il segmento di popolazione che con più frequenza visita musei o mostre”.

Si torna al Museo, con Horticultura.

I musei sono, a tutti gli effetti, un soggetto che è parte integrante della comunità educante. Sia pure con concentrazioni differenti a seconda dei territori, è un fatto che in tutta l’Italia i siti culturali siano molto ramificati, quindi una potenzialità educativa per la gran parte dell’infanzia e dell’adolescenza. Ma è importante ideare e mettere in pratica un’offerta didattica, educativa e ludica che faciliti l’incontro tra famiglie con bambini e musei, favorendo una fruizione continuativa e sistematica dei Beni Culturali.

Gli orti didattici museali vanno in questa direzione. Rappresentano una sperimentazione innovativa. I risultati sono già evidenti. Tanti bambini sono tornati nei siti culturali più volte l’anno. Si tratta di una prassi già presente in 4 siti, ma ulteriormente replicabile. (Ivan Esposito)

Kyoto Club: il punto sulle energie rinnovabili

Di |2022-06-30T12:55:54+02:00Maggio 27th, 2022|

Si è tenuta ieri, 26 maggio 2022, presso la sede della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, l’annuale assemblea dei soci del Kyoto Club, organizzazione non profit creata nel febbraio del 1999, costituita da imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali, impegnati nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas-serra assunti con il Protocollo di Kyoto, con le decisioni a livello UE e con l’Accordo di Parigi del dicembre 2015. A corollario dell’assemblea, il Club ha organizzato una conferenza stampa e un convegno a cui hanno partecipato la Presidente e CEO di Novamont, Catia Bastioli, il Vicepresidente e Presidente di Angelantoni Industrie, Gianluigi Angelantoni e il Direttore scientifico, Gianni Silvestrini, sul tema “La crisi climatica non aspetta: le rinnovabili oggi e domani”. Il convegno è stato l’occasione per una riflessione sulle politiche energetiche e climatiche per accelerare la transizione ecologica, intesa non solo come miglioramento ambientale, ma anche come paradigma che cerchi di alleviare le minacce globali – come i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, il consumo e il degrado dei suoli – e, al tempo stesso, di promuovere un nuovo benessere sociale ed economico facendo leva sulle tante eccellenze del sistema Italia. In particolare, un importante spunto di riflessione è stato offerto dalle dinamiche innescate dallo scoppio della guerra in Ucraina che pone nuovi interrogativi e delinea nuove sfide globali. L’Italia dovrà rapidamente ridurre la dipendenza dal gas e dalle altre fonti fossili: tra le molte opzioni che si stanno discutendo, deve avere la priorità una fortissima accelerazione delle rinnovabili, dell’efficienza energetica, della mobilità sostenibile, dell’economia e della bioeconomia circolare. In tal senso si sono articolati gli interventi delal presidente Catia Bastioli, collegata da remoto, e di Gianni Silvestrini, Direttore scientifico di Kyoto Club, presentando il suo ultimo libro “Che cos’è l’energia rinnovabile oggi”, pubblicato da Edizioni Ambiente per la collana KyotoBooks e che ha sottolineato che “il ruolo delle rinnovabili oggi è fondamentale nella lotta all’emergenza climatica e per ridurre le importazioni di gas russo. Purtroppo, in Italia viene dato ancora poco spazio alle politiche di efficienza energetica e di sviluppo delle rinnovabili, ma è sperabile che, grazie anche al recente pacchetto europeo di misure Repower EU, si avvii finalmente un forte rilancio delle energie pulite. Le rinnovabili possono dare un forte contributo alla crescita occupazionale e alla decarbonizzazione dell’economia. Per questo serve puntare sulla decarbonizzazione del sistema energetico italiano, anche grazie a una rottamazione dei dispositivi di riscaldamento da fonti fossili, come richiedono Kyoto Club e Legambiente, partner delle campagne Per la decarbonizzazione: efficienza energetica e riscaldamento negli edifici in Italia ed Emissioni di carbonio incorporate nel settore delle costruzioni.”

Presenti, tra gli altri relatori, l’on.le Rossella Muroni, già presidente nazionale di Legambiente e attualmente vicepresidente della VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI) e componente della COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA, e  l’on.le  Tullio Patassini, componente della VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI), oltre che della V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE) e della COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITA’ ILLECITE CONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI E SU ILLECITI AMBIENTALI AD ESSE CORRELATI.

27 maggio 2022                                                                                               Alberto Aversano

Le giornate internazionali

Di |2022-05-21T12:55:48+02:00Maggio 21st, 2022|

Cari lettori, ha oggi inizio la nostra rubrica dedicata alle giornate internazionali (o mondiali che dir si voglia) che ricorrono annualmente per sensibilizzare la popolazione mondiale sugli argomenti più vari e di sicuro rilievo globale.  

Le giornate internazionali, definiscono un lasso di tempo dedicato alla sensibilizzazione dei cittadini del mondo nei confronti di un argomento di interesse comune. La maggior parte di queste ricorrenze sono state istituite e promosse dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite o dall’UNESCO. In questi casi, l’agenzia di riferimento affianca un logo dedicato a quello dell’agenzia e sostiene e coordina la promozione dell’evento con le proprie infrastrutture, presentando inoltre un resoconto scritto sulle diverse attività svolte nel mondo in occasione dell’evento e contenente le raccomandazioni per le occasioni successive.

Oltre alle giornate, sono previsti anche anni o decenni internazionali. Gli argomenti posti al centro di queste ricorrenze sono i più svariati e vanno dalla tutela dell’ambiente a quella dei diritti umani, dalla promozione culturale alla rimozione degli ostacoli al raggiungimento dell’eguaglianza sociale attraverso la promozione della solidarietà tra nazioni. In rete si trovano numerosi siti che riportano calendari delle giornate internazionale, ma tra tutti consigliamo il seguente link al Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite: https: //unric.org/it/calendario-giornate-internazionali/.

Alcune giornate internazionali, comunque, godono di maggiore risonanza a livello mediatico.

Con la nostra rubrica intendiamo tenervi aggiornati non solo sulle Giornate internazionali più mediaticamente rilevanti, ma anche sulle altre meno pubblicizzate, forse istituite per sensibilizzare su argomenti un po’ curiosi, ma che di sicuro possono dare il loro contributo all’evoluzione di una sensibilità collettiva, che ci permetta di indirizzare tutti i nostri sforzi verso un obiettivo comune: il benessere fisico, psicologico e morale di ogni singolo abitante di questa bellissima roccia in orbita intorno al sole sulla quale viviamo e che merita di essere trattata meglio di quanto stiamo facendo attualmente.

Seguiteci e restate aggiornati.

16 aprile 2021                                                                                                  Alberto Aversano

Giornata mondiale delle api

Di |2022-05-21T12:21:49+02:00Maggio 21st, 2022|

Il 20 dicembre 2017 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 20 maggio Giornata Mondiale delle Api per ricordare l’importanza di questi operosi insetti e di tutti gli altri animali impollinatori, per il funzionamento e la conservazione degli ecosistemi e per il sostentamento della maggioranza degli animali, tra cui anche l’uomo. 

La Giornata mondiale delle api si celebra, dunque, il 20 maggio con un chiaro obiettivo: sensibilizzare la popolazione del Pianeta sull’importantissimo ruolo degli impollinatori e sulle minacce che mettono a rischio la loro sopravvivenza. Una data scelta non a a caso, ma con un forte impatto simbolico. Infatti, il 20 maggio coincide con la nascita di Anton Janša (1734-1773), un allevatore e apicoltore sloveno precursore dell’apicoltura razionale.

L’ONU, con l’istituzione della Giornata Mondiale delle api, intende sottolineare l’importanza dell’azione di impollinazione svolta dalle api nella riproduzione di moltissime piante. Dalla presenza di questi impollinatori dipende il mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi. Una loro mancanza, di conseguenza, comprometterebbe la biodiversità. Le api, quindi, rivestono un ruolo fondamentale anche per la nostra sopravvivenza. Ciononostante, questi piccoli insetti rischiano di scomparire proprio a causa del nostro impatto sul Pianeta: l’uso intensivo di pesticidi e insetticidi e l’impoverimento degli habitat naturali compromettono in modo irreversibile la loro salute e la loro capacità riproduttiva, portando, negli ultimi trent’anni, ad una riduzione della popolazione mondiale di api e vespe del 40%.

Tutti possiamo contribuire alla salvaguardia delle api e dell’habitat in cui anche noi viviamo. Un primo passo può essere quello di seguire le indicazione riportate sul sito ufficiale della Giornata mondiale delle api. Ad esempio, possiamo adottare comportamenti virtuosi, come scegliere miele e altri prodotti dell’alveare prodotti da apicoltori locali; sensibilizzare bambini e adolescenti sull’importanza delle api e degli apicoltori; conservare e proteggere la flora selvatica, come ad esempio i fiori di campo, e seminare piante nettarifere; installare dei ricoveri per impollinatori (bee houses) sui balconi o nei giardini; piantare fiori “amici delle api” nei nostri spazi verdi (che sia un vaso o un giardino). Ma non solo. Altro consiglio fondamentale è quello di abbracciare anche nel consumo di miele la filosofia del re-use. Un contenitore di miele vuoto, ad esempio, può essere riutilizzato come vasetto per piantare fiori “bee friendly”.

Anche in questo caso, la bellezza salverà il mondo: piantiamo fiori e godiamoci la biodiversità.

20 maggio 2021                                                                                                                  Alberto Aversano

Giornata internazionale della solidarietà umana Nazioni Unite.

Di |2022-05-21T11:43:10+02:00Maggio 21st, 2022|

Il 20 dicembre di ogni anno si celebra la Giornata internazionale della solidarietà umana, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2005 con la Risoluzione 60/209 che identifica la solidarietà come uno dei valori fondamentali e universali che dovrebbero essere alla base delle relazioni tra i popoli.

La Risoluzione identifica tutti i principi legati alla pace e alla tolleranza. In primo luogo, la solidarietà, intesa come un valore imprescindibile, alla base della convivenza sociale e, per questo motivo, posto tra i diritti fondanti dell’ordinamento giuridico italiano, e ritenuto tanto importante da essere garantito tra i diritti inviolabili dell’uomo.

La International Human Solidarity Day coincide con la creazione del Fondo di Solidarietà Mondiale, nato il 20 dicembre del 2002. Lo scopo del FSM è contrastare la povertà e promuovere lo sviluppo umano e sociale, attraverso azioni rivolte, in prevalenza ma non solo, ai Paesi in via di sviluppo, in cui è maggiormente presente quella fascia di popolazione che, tenuto conto dell’Indice di Sviluppo Umano (ISU), presenta aspettative di vita più basse, più bassi livelli di istruzione e minor PIL pro capite.

Con l’istituzione del Fondo e della Giornata internazionale della solidarietà, l’ONU persegue l’obiettivo di rendere la solidarietà il vero pilastro delle relazioni internazionali, facendo sì che siano adottate azioni solidali utili a risolvere i problemi economici, sociali e culturali a livello planetario. Conseguenza è la necessità di una più stretta collaborazione tra le Nazioni, al fine di lavorare insieme per ottenere un obiettivo comune: la costruzione di un futuro più prospero per tutta la popolazione mondiale, attraverso la ricerca di soluzioni globali a problemi “glocali” e il raggiungimento di accordi internazionali sullo sviluppo sociale. Visti i tempi che stiamo vivendo, la solidarietà è l’arma che in maniera più efficace può unire le persone e colmare le distanze. Tanto più utile a consentire l’ottenimento di un progresso mondiale. Perché solo uniti le azioni messe in campo possono avere maggior efficacia nel contrasto di ogni forma di iniquità.

Molto è stato fatto, ma molto altro resta ancora da fare per eliminare le diseguaglianze che spesso esistono non solo tra nazione e nazione, ma anche all’interno dello stesso paese. In quest’ottica, diventa fondamentale il contributo, in collaborazione con le istituzioni, delle associazioni di volontariato, ma anche delle scuole. Il CNDDU, Coordinamento dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, è da sempre dedito all’insegnamento del valore della solidarietà.  

La Giornata internazionale per la solidarietà umana serve a ricordare a tutti l’importanza della solidarietà per il raggiungimento degli accordi internazionali sullo sviluppo sociale, inclusi i programmi d’azione delle conferenze internazionali e gli accordi multilaterali. Il 20 dicembre di ogni anno è un appuntamento importante per rammentare i capisaldi dell’ONU: “la pace tra i popoli, la tolleranza e la solidarietà, che deve guidare gli altri verso il prossimo, celebrando un giorno in cui parlare di unità, seppur nella diversity; senza dimenticare l’impegno internazionale dei governi e la promozione di azioni virtuose, capaci di attivare iniziative contro la povertà, così finalmente debellandola…”.      

18 dicembre 2021                                                                                                                          Alberto Aversano

Horticultura e la giornata internazionale dei Musei

Di |2023-03-14T11:18:02+01:00Maggio 18th, 2022|

Oggi con il progetto Horticultura festeggiamo la Giornata Internazionale dei Musei

Horticultura ha inventato gli orti didattici museali. Sono orti veri e propri, dove si semina, si zappa e si raccoglie. Si trovano negli spazi verdi di musei e siti archeologici della Campania. I bambini possono prendersene cura insieme a genitori e nonni, imparando tante cose attraverso il contatto con la natura.

🌿 Horticultura è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Ha attivato quattro orti didattici museali: Parco archeologico di Pompei; Reggia di Caserta; Museo archeologico dell’antica Capua, Casale di Teverolaccio a Succivo.

👉 Info su www.percorsiconibambini.it/horticultura

Il nostro cardo su Green & Blu di Repubblica

Di |2023-03-12T17:20:22+01:00Maggio 12th, 2022|

Il nostro progetto di Bioeconomia circolare sul campo confiscato a Santa Maria la Fossa (CE) è raccontato da Giacomo Talignani su Repubblica.

 

Il cardo anticamorra che cresce nella Terra dei Fuochi

Nel Casertano, sui terreni sequestrati al boss dei Casalesi Francesco Schiavone detto “Sandokan”, la cooperativa Terra Felix ha avviato una produzione dell’ortaggio per ottenere bioplastiche. “Troppo inquinamento, impossibile coltivare per l’agroalimentare”

Grazie alla cooperativa Terra Felix  in provincia di Caserta, i terreni confiscati a “Sandokan”, il boss dei casalesi Francesco Schiavone al centro delle cronache di Gomorra, hanno avuto l’opportunità di rinascere. Quei terreni negli anni, come molti altri nella Terra dei Fuochi, erano diventati di tutto: discariche abusive, zone dove infossare i rifiuti, spazi per i traffici illegali.

Continua la lettira su Repubblica.it

 

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