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Circa Ivan Esposito

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Atella in Bici, si comincia

Di |2023-03-06T12:07:06+01:00Marzo 9th, 2023|

Nel pomeriggio di mercoledì 8 marzo, prende finalmente il via “Atella in Bici”.
I diversi partner si riuniranno per definire una programmazione esecutiva delle tante attività previste dal progetto. Ci sarà infatti davvero tanto da fare nel prossimo triennio, all’insegna della mobilità sostenibile nell’area atellana.

Atella in Bici è sostenuto dalla Fondazione Con il Sud. E’ una delle poche proposte premiate, a seguito di una selezione molto severa e approfondita che ha passato in rassegna una pluralità di idee sul tema che sono pervenute da partenariati guidati da Enti del Terzo Settore attivi in tutto il Mezzogiorno.

Fondazione Con il Sud premia la progettualità di Legambiente, ad Atella

Il progetto viene da lontano. Dalle attività di sensibilizzazione che l’omonimo comitato civico ha promosso negli ultimi anni, sul territorio come sul web e sui social. L’obiettivo è ambizioso e, allo stesso tempo, urgente: ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico; migliorare lo stato di salute pubblica complessiva, anche incoraggiando a praticare il moto, elemento essenziale di una vita sana. Il tutto riscoprendo un mezzo di locomozione intramontabile come la bicicletta.

Antonio Pascale – presidente del locale Circolo Legambiente, Geofilos ETS, soggetto responsabile del progetto approvato da Fondazione Con il Sud – spiega il filo rosso che congiunge le tante sfaccettature che l’intervento dispiegherà sul territorio già dai prossimi mesi.

Bici in comodato e tanti altri vantaggi per chi partecipa

“Atella in Bici vuole creare percorsi ciclabili e pedonali, fruibili in piena sicurezza e a tutte le età – sottolinea Pascale – Per questo creeremo una rete sul territorio di bike house e di bike point, dove i cittadini potranno fruire di una serie di vantaggi, che crescono col numero di km macinati sulle due ruote, misurati con una tecnologia innovativa collegata alle biciclette, a cominciare da quelle che potranno essere richieste in comodato presso le bike house attivate presso i partner di Atella in Bici”.

Più pedali, più ottieni vantaggi, insomma. Grazie alla collaborazione di una costituenda rete di esercizi commerciali amici della bicicletta. La fruibilità di nuovi percorsi genererà anche azioni di sensibilizzazione e di rigenerazione urbana, per valorizzare sentieri e strade ormai periferiche.

“L’obiettivo è migliorare la qualità della vita, rinnovando semplici azioni quotidiane, come andare a scuola o fare la spesa – continua Pascale – Per questo prevediamo anche un Pedibus e un monitoraggio scientifico dei livelli di inquinamento, soprattutto in orari di punta, in prossimità di uffici e scuole”.

Bicicletta e inserimento lavorativo

Ma Atella in Bici è anche solidarietà ed economia sociale. Nasceranno infatti due ciclofficine, che si occuperanno della manutenzione dei mezzi, costruendo progressivamente la sostenibilità per l’occupazione stabile di persone svantaggiate. (Ivan Esposito)

Campania Welfare: nuova opportunità per esperti ed ETS

Di |2023-03-15T19:40:11+01:00Febbraio 28th, 2023|

L’Azienda Pubblica di Servizi alla persona Fondazione Campania Welfare – ASP, (già Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia) ha indetto 2 Avvisi Pubblici per la composizione di una Short list rivolta a esperti, consulenti, Enti del Terzo Settore e Associazioni Sportive Dilettantistiche.

Il rilancio dopo il trasferimento della Base NATO

E’ una nuova opportunità che sottolinea il rilancio della struttura, oggi a governance regionale, proprietaria degli spazi occupati per decenni dalla Nato, nell’area ovest di Napoli. Proprio il trasferimento della Base militare da Bagnoli a Gricignano d’Aversa aveva fatto temere, alcuni anni fa, che potesse venir meno uno dei pochi polmoni finanziati orientati alle politiche sociali presenti e attivi in Campania e nel Mezzogiorno. La nuova dirigenza, faticosamente, tra mille difficoltà, sta invertendo la tendenza e costruendo, passo dopo passo, un’azione di rilancio. La sfida è quella di continuare a rappresentare un riferimento nella progettazione. nell’implementazione delle politiche sociali, ma senza più le risorse che provenivano dal canone degli spazi corrisposto dalle autorità militari alleate e con la necessità di immaginare e realizzare un’imponente opera di rigenerazione di quegli stessi suoli.

L’obiettivo della short list

La short list alla quale si può fare domanda a partire dal 28 febbraio 2023, ha come scopo quello di selezionare:

  • figure professionali e consulenti in materia sociale per la erogazione dei servizi alla persona, per l’attuazione del programma delle politiche sociali denominato #CostruiamoComunità per l’anno 2023
  • Enti del Terzo Settore e di Associazioni Sportive Dilettantistiche interessati a coadiuvare con la ex Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia per la realizzazione delle attività socio-assistenziali, anche in co-progettazione, nonché per la promozione di accordi di collaborazione in rete.
Per le figure di cui al primo punto, le informazioni e la procedura per candidarsi è reperibile  a questo link
Per gli Enti e le associazioni di cui al punto 2, invece, si rimanda alla sezione dedicata del sito di Campania Welfare. (Ivan Esposito)

Milo Rau, un mondo più giusto passa anche da un’agricoltura onesta

Di |2023-03-13T11:17:54+01:00Febbraio 18th, 2023|

Milo Rau è un regista svizzero, convinto che il ruolo dell’arte non sia solo quello di raccontare il mondo, ma di cambiarlo. Soprattutto se il mondo è ancora caratterizzato da ingiustizie e da costanti offese alla dignità umana e alla natura.

Dal 16 al 18 febbraio, nella piccola ma accogliente Sala Assoli, nel cuore dei Quartieri Spagnoli di Napoli, viene proposta una trilogia dei suoi film. Dove si affrontano temi differenti, ma accomunati da un tratto artistico e da una sensibilità sociale che rappresentano la cifra dell’autore, nato col teatro e approdato al cinema.

Il nuovo Vangelo di Rau passa anche dalla terra

Forse il titolo più forte della rassegna è The New Gospel, il Nuovo Vangelo. A presentarlo, poco prima della proiezione, il missionario comboniano Alex Zanotelli, e il regista e drammaturgo Giacomo Bisordi, che con Milo Rau condivide un lungo percorso artistico, costruito su una collaborazione che ormai dura da diversi anni.

Il Nuovo Vangelo di Milo Rau si chiede e ci chiede: che cosa avrebbe predicato Gesù nel XXI secolo? Chi sarebbero stati i suoi discepoli e, soprattutto, come risponderebbe la società odierna al ritorno del Figlio di Dio? La narrazione del film è centrata su questa metafora, su un continuo gioco tra realtà e immaginario, tra cronaca e cinema.

Un Cristo africano tra i Sassi di Matera

Il film nasce come proposta per Matera Capitale Europea della Cultura. Siamo nel 2019, in quegli stessi Sassi che hanno fatto da cornice anche al Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. Il tema dell’odierna Galilea di Rau è lo sfruttamento dei braccianti africani, nelle campagne del Sud Italia: il caporalato e tutto quello che di inumano ne consegue. Il Cristo è interpretato da Yvan Sagnet, autore di Ama il Tuo Sogno, libro del 2013 che ricostruisce la prima rivolta dei braccianti africani nelle campagne di Nardo e della successiva battaglia per contrastare lo sfruttamento e promuovere un marchio solidale che garantisce conserve di pomodoro rispettose della dignità dei lavoratori.

Il racconto è forte. Forse tecnicamente meno riuscito delle altre due opere – The Moscow Trials, The Congo Tribunal – più vicine al codice teatrale in cui Rau riesce meglio. In ogni caso, è da vedere.

Terra Felix vince l’Oscar Green di Coldiretti

Di |2023-02-23T11:14:41+01:00Febbraio 17th, 2023|

Terra Felix vince ancora. Si aggiudica l’Oscar Green nazionale dove concorreva, da finalista, per la sezione Fare Filiera.
Poche settimane fa, la conquista del riconoscimento regionale, conferito nell’ambito di Procida Capitale della Cultura. Oggi arriva il primato italiano tra le esperienze giovani e innovative del mondo Coldiretti.

L’Oscar Green è un’iniziativa di Coldiretti Giovani Impresa che ha come scopo principale quello di mettere in luce i giovani che hanno scelto l’Agricoltura come professione e promuovere un’agricoltura sana ed ecologica. La sedicesima edizione assume il sapore dei prodotti e del coraggio della terra e della comunità atellana, grazie all’impresa sociale attiva soprattutto tra Succivo e Sant’Arpino.

IL PROGETTO

Un successo che si fonda su uno specifico intervento, sostenuto dalla Regione Campania. Si tratta di SI FOOD –  Social Innovation Food, realizzato da Terra Felix, in collaborazione sia con Novamont spa, sia con il progetto COMETA ed altri partner: un intervento di valorizzazione delle aridocolture nel territorio campano.

SI-Food è incentrato su una coltivazione sperimentale di fungo cardoncello (Pleurotus eryngii) su ballette prodotte con il recupero della biomassa del cardo coltivato a Santa Maria la Fossa (CE), su un terreno confiscato al clan camorristico degli Schiavone. Il cardo selvatico è una coltura a basso input, in grado di rigenerare il suolo. Dai suoi semi si ottiene olio vegetale, utilizzabile nella produzione di biopolimeri biodegradabili e compostabili, mentre con lo stelo si realizzano panetti per la produzione di funghi cardoncelli.

L’Oscar Green ha premiato la capacità di fare rete e di perseguire, allo stesso tempo, più obiettivi: l’innovazione scientifica e tecnologica, la creazione di occasioni di lavoro per persone portatrici di grandi fragilità, la rigenerazione culturale ed economica di beni sottratti alla criminalità organizzata.

Come raccontano Nicola Margarita e Tommaso Guerra sul palco di Coldiretti a Roma, stringendo tra le mani l’Oscar Green, questa è la storia di un sogno. Di un sogno di futuro, che procede ogni giorno un po’ più in là. Nella direzione giusta. (Ivan Esposito)

La pasta Terra Felix per il Ministro Piantedosi

Di |2023-02-23T11:29:37+01:00Febbraio 15th, 2023|

Giovedì 16 febbraio, il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, visiterà gli spazi di Agro Rinasce, la società consortile che gestisce molti dei beni confiscati alla criminalità organizzata in provincia di Caserta, promuovendo progressivamente una loro sostenibilità economica e, soprattutto, una generatività sociale.

Il capo del Viminale potrà quindi rendersi conto, in prima persona, del lungo lavoro di questi anni. Svolto da parte di enti pubblici e di realtà del Terzo Settore. Orientato a bonificare, da ogni punto di vista, il territorio dall’invasività economica, militare e culturale della camorra.

Innovazione, legalità, generatività sociale

L’occasione che porta in Campania il Ministro degli Interni è l’abbattimento del bunker in cui si nascondeva il capo camorra Michele Zagaria, a Casapesenna. Vicenda conosciuta anche grazie a fortunate fiction televisive. Successivamente, Piantedosi visiterà il Centro di educazione ambientale nel vicino Comune di Santa Maria La Fossa. Esattamente la struttura in cui si sono sviluppati i progetti Agrigeneration e SiFood. Entrambi sostenuti dalla Regione Campania e realizzati da Terra Felix coop sociale. Dedicati rispettivamente alla creazione di una rete di aziende agricole socialmente responsabili e alla sperimentazione di un circuito di economia circolare, ad alto tasso di innovazione. E’ qui infatti che la coltura del cardo produce materiale per la produzione di funghi, rendendo economicamente utilizzabile parti della pianta che, fino a poco tempo fa, veniva conferito come rifiuto organico.

La pasta Terra Felix, con il grano de La Balzana

La visita del Ministro degli Interni sarà anche un’occasione per valorizzare una delle più grandi realtà confiscate alle mafie: l’azienda agricola La Balzana, appartenente al medesimo contesto territoriale. Terra Felix, assegnataria di uno dei lotti di questo bene, ha avviato una produzione di grano di qualità, da cui produce una pasta con un proprio marchio. Uno sforzo produttivo che, oltre al valore della legalità, si regge sulla progettualità di creare occasioni di lavoro per soggetti portatori di diverse tipologie di fragilità. Un pacco di pasta sarà consegnato al Ministro. Avrà di certo un buon sapore. (Ivan Esposito)

TOCC, una nuova opportunità per Fabula

Di |2023-02-03T13:06:23+01:00Febbraio 2nd, 2023|

TOCC, una nuova opportunità per Fabula Laboratorio di Comunità. E per il processo complessivo di rigenerazione dell’ex Municipio di Atella. E’ immediatamente apparsa in questi termini la possibilità di rispondere all’Avviso del Ministero della Cultura, gestito da Invitalia.

TOCC è l’Avviso che finanzia investimenti, materiali e immateriali, per accompagnare, grazie ai fondi PNRR, un percorso di innovazione tecnologica e una transizione digitale per spazi e attività culturali, inclusi Centri polivalenti come quello che si appresta ad essere l’ex Municipio di Atella di Napoli, a Sant’Arpino (CE).

Terra Felix, la cooperativa sociale capofila del progetto di riattivazione dello stabile e titolare di un contratto di affitto, ha proposto, a valere su TOCC, una progettualità complementare con quelle già sostenute da Fondazione Con il Sud e da Enel Cuore.

Arte e tecnologia ad Atella

Una progettualità basata sulla transizione digitale, come appunto previsto dall’Avviso ministeriale. Segnatamente su un apparato tecnologico materiale e immateriale che consenta ad artisti, soprattutto giovani, di produrre ed esporre opere attraverso il videomapping e una pannellistica interna. Il tutto sviluppato in modo complementare alle attività socio-culturali e di didattica connesse al Museo archeologico dell’agro atellano, che proprio nell’ex Municipio di Atella di Napoli troverà la sua nuova sede.

Una rigenerazione che si estende all’area circostante

Il videomapping, peraltro, consentirà il graduale affermarsi di una nuova estetica per l’intera area circostante, ovvero per quell’asse viario frequentatissimo che è la Caivano>Aversa, che oggi rende plasticamente l’idea della marginalità della periferia.

TOCC è quindi, in ordine di tempo, l’ultima opportunità che contribuisce a fare di Fabula Laboratorio di Comunità un vero e proprio metaprogetto, capace di aggiungere nuovi tasselli, nel segno della valorizzazione della cultura e dell’arte, nonché dell’innovazione e della coesione sociale. Conosceremo tra qualche mese l’esito di questa proposta, che si spera prosegua nella scia positiva di “Atella in Bici”, per la mobilità sostenibile, e di “Fabula spazio ludico educativo museale atellano” per il contrasto alla povertà educativa minorile. (Ivan Esposito)

A Teverolaccio, l’arcipelago dei Circoli Legambiente

Di |2023-02-02T11:06:26+01:00Gennaio 28th, 2023|

A Teverolaccio, l’arcipelago dei Circoli Legambiente. L’appuntamento si ripete ogni anno. E, per il 2023, è toccato a Geofilos ETS accogliere gli altri Circoli campani di Legambiente, nella suggestiva cornice del Casale di Teverolaccio, a Succivo. Decine di iscritti all’associazione ambientalista più grande d’Italia sono arrivati, sabato 28 gennaio, da diversi angoli della Regione. Per incontrarsi nel Bene Comune simbolo dell’azione civile di Legambiente su questo territorio.
“E’ stata una giornata di lavori bellissima – nota Teresa Ubaldini, presidente della coop sociale Terra Felix, gemmata dall’esperienza associativa legambientina in terra atellana. “Chiusa così, col sorriso sulle labbra e con tanta voglia di rilanciare l’impegno per guidare i nostri territori verso una grande rigenerazione ambientale, sociale ed economica”.
L’incontro ha una natura di confronto e programmatica. E’ un modo per fare il punto sul lavoro fatto insieme e sul cammino da percorrere, in sinergia, nell’anno appena iniziato. L’azione di Legambiente spazia dall’educazione alla ricerca. Dalla promozione della mobilità sostenibile alla valorizzazione delle tipicità agricole. Dal contrasto alle ecomafie alla salvaguardia e piena fruibilità del mare.

Parole chiave per un incontro

A Teverolaccio, l’arcipelago dei Circoli Legambiente vara una sintesi in alcune parole chiave richiamate da Stefano Ciafani, presidente nazionale, molto vicino alle battaglie di Geofilos ETS, alle denunce come alle coraggiose progettualità andate in porto o in corso. Si è parlato di: Coinvolgimento, Responsabilità, Progettazione, ma anche e soprattutto di: Coraggio, Coerenza e Concretezza.

Il futuro comincia oggi

La Giornata di lavori condotta dai Circoli Legambiente della Campania, riunitisi in Assemblea presso il Casale di Teverolaccio, ha varato una proposta precisa, che deriva dalla cultura associativa dell’agire in rete, per mettere insieme le energie e per valorizzare le diverse esperienze e le differenti sensibilità. L’idea è quella di aprire, tutti insieme, un grande Cantiere Campania, rigorosamente all’insegna della sostenibilità e della transizione ecologica. E’ tempo di progettare il futuro, in un tempo che presenta tante opportunità e altrettanti rischi, dai finanziamenti PNRR al ridisegno degli equilibri territoriali che potrebbero emergere dall’ipotesi di autonomia differenziata. Quali che saranno le sfide del prossimo futuro, Legambiente ci sarà, con i suoi Circoli. (Ivan Esposito)

Orti didattici museali, in tutta Italia

Di |2023-01-27T12:01:43+01:00Gennaio 27th, 2023|

Orti didattici museali, in tutta Italia. Tutti i progetti sociali si propongono l’obiettivo di una sostenibilità successiva. Contano cioè di continuare ad esistere, anche dopo il periodo per cui sono stati finanziati. In pochi, in realtà, ci riescono effettivamente. Le difficoltà sono tante: economiche, ma non solo.

Horticultura sembra proprio esserci riuscito. L’intervento selezionato da Con i Bambini, nell’ambito del Fondo di contrasto della povertà educativa minorile, diventa un buona prassi, grazie al sostegno del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). Avremo quindi Orti didattici museali, in tutta Italia.

Una buona prassi campana che arriva in tutta Italia

Horticultura ha realizzato orti museali didattici, cioè spazi in cui si producono verdure e ortaggi, ma localizzati in importanti Beni Culturali. Il fine ovviamente non è produttivo, ma didattico. I bambini della scuola primaria delle scuole partner, infatti, apprendono, proprio grazie all’orto, una serie di conoscenze scientifiche, storico-artistiche, e riscoprono una manualità fondamentale per lo sviluppo cognitivo ed emozionale.

L’associazione Geofilos ETS, partner di Horticultura, ha proposto al MIM una co-progettazione nell’ambito della sostenibilità ambientale, centrata appunto sulla realizzazione di nuovi orti museali didattici. La proposta è stata accettata e quindi nasceranno spazi educativi basati sulla natura e sull’agricoltura, in ben sei Regioni italiane, coinvolgendo complessivamente 25 scuole.

Come e dove realizzare un orto didattico museale

Le sei Regioni sono: la Campania, la Basilicata, la Puglia, la Calabria, la Sicilia, il Lazio.
Le scuole primarie e dell’infanzia – che quindi accolgono bambini tra i 5 e i 10 anni – situate in questi territori, possono concorrere al bando ministeriale. I 25 Istituti assegnatari avranno a disposizione un budget per realizzare l’orto museale didattico presso uno spazio culturale attivo nella propria comunità di riferimento. Per le attività e per una guida tecnica, avranno a disposizione gli esperti di Geofilos ETS, che forniranno ai bambini anche il kit di materiali e strumentazioni per costruire percorsi di scoperta della Natura: l’OrtoBox.

Ecco il bando, ma attenzione alla scadenza

Il bando ministeriale lo si può trovare a questo link ma bisogna affrettarsi perché la scadenza si sta avvicinando: è prevista per il 31 gennaio 2023. (Ivan Esposito)

Terra Felix per l’Affido Culturale

Di |2023-03-06T16:26:45+01:00Gennaio 20th, 2023|

Esiste una variante della povertà educativa minorile che è forse meno nota delle altre, ma non per questo meno pericolosa per lo sviluppo cognitivo ed emozionale dei più piccoli. L’Osservatorio curato congiuntamente da Con i Bambini e dalla Fondazione Open Polis, dedicato a questa problematica multidimensionale, denuncia il dato preoccupante delle fruizioni culturali extra-scolastiche.

Pochi bambini nei musei e nei teatri, soprattutto al Sud

Pochissimi bambini e ragazzi vanno a teatro, per uno spettacolo o per un concerto; oppure al museo, per una mostra o un laboratorio; al cinema, per vedere un film di qualità. Solo il 30% dei minori mediamente – peraltro con grandi differenze tra le diverse realtà regionali – frequenta attività e spazi culturali, oltre le canoniche visite scolastiche, peraltro drasticamente diminuite negli ultimi anni, per via della pandemia da Covid 19.

Non è semplice trovare modalità efficaci per far fronte a questo problema, che tra l’altro minaccia di “produrre” adulti impermeabili agli stimoli culturali. Un tentativo significativo è quello portato avanti, a partire dall’aprile del 2020, dal progetto Affido Culturale.

Affido Culturale: sostegno reciproco tra famiglie, per un tempo libero qualificato per i più piccoli

L’idea di fondo di AC è semplice e prova a mutuare la dinamica dell’affido familiare. In sostanza, si chiede a famiglie che già vanno con i propri figli al cinema, al teatro, al museo o in fattoria didattica, di portarci anche bambini (e un loro genitore) che invece queste esperienze non le vive, per una serie di possibili forme di fragilità: barriere linguistiche, handicap, disagio economico o, semplicemente, per la poca consapevolezza dell’importanza di queste attività nell’età evolutiva.

Affido Culturale ha convenzionato una serie di esercenti presso i quali le famiglie coinvolte possono spendere i voucher forniti loro dal progetto. Biglietti gratuiti, insomma, per avvicinarsi al mondo della cultura per l’infanzia e l’adolescenza. Per quanto riguarda i destinatari napoletani e campani, anche le attività della coop sociale Terra Felix rappresentano una concreta opportunità.

Terra Felix, attività ludiche e didattiche all’insegna della natura

I laboratori, gli spettacoli itineranti, i percorsi esperienziali, le attività dedicate alla sana alimentazione e alla promozione della lettura, curati da Terra Felix, confluiscono nel ricco menu di opportunità per le famiglie di Affido Culturale, che grazie alla coop atellana ha potuto arricchire le potenziali destinazioni centrate sull’ecologia e sulla natura. Davvero tanto per bambini immersi, loro malgrado, nella frustrante dimensione iperurbanizzata dell’area metropolitana di Napoli. (Ivan Esposito)

Horticultura, si continua fino ad ottobre

Di |2023-03-06T16:45:26+01:00Gennaio 11th, 2023|

Il progetto che ha inventato gli orti didattici museali terminerà qualche mese più tardi di quanto era stato inizialmente previsto. La comunicazione dell’impresa sociale Con i Bambini, che ha finanziato l’intervento, è arrivata solo poche ore fa. Per cui è ufficiale: Horticultura, si continua fino ad ottobre 2023.

Le attività sono state realizzate rispettando tempi ed obiettivi. E questo nonostante le restrizioni a cui ha costretto la pandemia da Covid19. Tutto è andato sostanzialmente come previsto, anzi con delle integrazioni che proprio la prolungata chiusura delle scuole e dei siti museali ha ispirato.

Realizzati gli orti museali nel Parco archeologico di Pompei, nell’area dei Liparoti del Parco reale della Reggia di Caserta, nelle aree verdi del circuito archeologico dell’antica Capua, nel Casale di Teverolaccio di Succivo Ion sinergia con il Museo archeologico dell’agro atellano. Coinvolte decine di bambini delle scuole primarie partner, distribuite tra Orta di Atella, Marcianise, Santa Maria Capua Vetere e Pompei. Attivati i percorsi di sostegno alla genitorialità, curati da Melagrana. Allestiti, negli istituti scolastici, gli exhibit dedicati alla sana alimentazione. Pronta, almeno in una sua prima versione, il gioco digitale che racconta i siti museali coinvolgendo i bambini in un percorso articolato in differenti quadri, a difficoltà crescente.

Nonostante Horticultura sia riuscito a svilupparsi seguendo gli obiettivi fissati, i mesi aggiuntivi – avrebbe dovuto chiudersi ad aprile 2023 – saranno molto importanti, soprattutto nell’ottica di consolidare l’esperienza e porre le basi per una sua continuazione nel tempo e per un suo ampliamento territoriale.

Ci sarà più tempo, ad esempio, per le attività dell’OrtoBus, il pulmino elettrico grazie al quale si struttura una disseminazione di Horticultura su nuovi territori. Saranno più accurate le indagini qualitative e quantitative previste nell’ambito delle azioni di Monitoraggio e di Valutazione di Impatto. Si avrà la possibilità di ricercare – a progetto ancora in corso – nuove risorse finanziarie da stakeholder interessati a questa formula che tiene insieme e arte e scienze, tradizione e innovazione. Horticultura insomma non finisce qui. (Ivan Esposito)

Compagni di scuola, anzi di orto

Di |2022-12-23T09:54:09+01:00Dicembre 23rd, 2022|

Possiamo considerarli, a tutti gli effetti, compagni di scuola, anzi di orto. No, non stiamo parlando di due bambini, ma di due progetti. Il primo è Horticultura, che, grazie al sostegno di Con i Bambini nell’ambito del Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile, ha progettato e creato quatto orti didattici in altrettanti siti museali ed archeologici campani. L’altro è Edugreen, l’iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione e delle Merito, che ha selezionato proposte da Istituti scolastici che hanno scelto di far nascere un orto nei propri spazi, come strumento educativo multidimensionale.

La terza annualità di Horticultura lancia Edugreen

Già da ottobre scorso è partita la terza annualità di Horticultura, anche per il II Circolo Didattico di Pompei e per la Direzione Didattica di Orta di Atella. Le operatrici hanno quindi cominciato a trasferire contenuti sull’ecologia, sulla sana alimentazione e sulle tipicità e tradizioni legate all’agri-cultura. Gli stessi Istituti, tra i tanti in tutta Italia, si sono visti approvare la proposta di un orto scolastico permanente, nell’ambito di Edugreen. Pertanto, gli appuntamenti di Horticultura hanno sviluppato le proprie tematiche, anche nella prospettiva di avviare la nuova esperienza didattica che il sostegno del Ministero consentirà di consolidare.

Horticultura ed Edugreen, compagni di… orto

Ed eccoli quindi i compagni di scuola, anzi di orto. Due progettualità che hanno in comune uno strumento e una metodologia. L’uno in continuità con l’altro, che ha tutte le caratteristiche per essere una risorsa stabile della scuola. L’idea di fondo di Horticultura, anche per questo, si rivela valida e portatrice di un impatto sociale innovativo e duraturo.

Tre anni difficili, ma se ne vedono i frutti

Edugreen, dal punto di vista dei curatori di Horticultura, è una modalità autorevole e concreta con cui il progetto guadagna una sua sostenibilità nel tempo. Questi tre anni di lavoro sono stati resi duri e complicati dalla pandemia. Tuttavia hanno in qualche modo contribuito a radicare una sensibilità e diversi strumenti didattici. Due assetti con cui due delle quattro scuole partner alimenteranno una struttura educativa permanente per l’educazione all’ecologia e alla sana alimentazione.

Horticultura racconta il Presepe borbonico della Reggia di Caserta

Di |2022-12-22T12:54:54+01:00Dicembre 20th, 2022|

Horticultura racconta il Presepe borbonico della Reggia di Caserta, grazie alla sua metodologia esperienziale che lega arte e campagna.

L’orto didattico museale di Horticultura è infatti uno strumento per trasmettere, ai bambini, conoscenze, competenze e abilità legate, allo stesso tempo, alle scienze e alla storia, all’arte e alla tradizione. E’ un luogo dove si impara sporcandosi le mani e conducendo un’esperienza cognitiva ed emozionale che coinvolge i cinque sensi. Il cibo – dalla terra alla tavola – è un tema cruciale di Horticultura. Il progetto ha investito sulla disseminazione di una sana alimentazione, equilibrata sia rispetto a cosa viene ingerito, sia rispetto agli stati d’animo che accompagnano il nutrirsi e che spesso rivelano disagi personali e di contesto.

L’esperienza di Horticultura ha aiutato a definire un format educativo coinvolgente ed efficace. Un modo in cui fruire di luoghi d’arte, accompagnati dalla conoscenza della cultura del cibo e della sostenibilità, può essere declinato per veicolare contenuti specifici. Da qui l’idea di impiegare la metodologia e gli strumenti di Horticultura per raccontare il presepe napoletano, la sua arte e la sua capacità di invitare i visitatori in un viaggio antropologico nel Regno di Napoli, tra Settecento e Ottocento.

Horticultura racconta il Presepe borbonico della Reggia di Caserta

In collaborazione con l’Ufficio Valorizzazione della Direzione della Reggia di Caserta, saranno quindi realizzate quattro edizioni di un Laboratorio didattico dedicato all Presepe Borbonico e alle sue connessioni con l’arte e l’agricultura. Il primo appuntamento è fissato per il 19 dicembre; parteciperanno i bambini del I Circolo didattico di Pompei.

Il laboratorio mira a creare un ponte – nell’immaginario dei bambini, e degli adulti che li accompagneranno – tra le immagini dipinte nei quadri, raffiguranti panorami e nature morte, e la vita quotidiana di quasi tre secoli fa. Il percorso metaforicamente conduce il pubblico, di varie età, a scoprire quanto la terra e i suoi prodotti abbiano plasmato quella comunità che la sensibilità degli artisti ha poi immortalato in dipinti e in manufatti che racchiudono e conservano l’identità di una comunità, che forse non ne è sempre consapevole.

Il quotidiano della vita dei contadini e degli artigiani, i profumi, i sapori e i saperi di una civiltà che è stata tra le più significative del suo tempo, trova nel Presepe napoletano una cornice dinamica, in cui c’è spazio per tutte le anime di quella società, sospesa tra gli affanni della vita e una spiritualità popolare che ha toccato vette artistiche che la rendono famosa nel mondo.

 

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