Alcuni di noi, se non la maggior parte, ricorderanno che una delle imprese della giovane svedese Greta Thunberg, oltre a quella di aver destato le coscienze di molti suoi coetanei (e della maggior parte dei governi nazionali) dando vita al movimento Fridays for future, è stata quella di raggiungere la conferenza ONU sul clima del 2019, a New York, in barca a vela per evitare spostamenti con mezzi inquinanti. Questo modo di viaggiare deve essere stato di ispirazione per molti. Tra i tanti, per Morten Thorsby, giovane calciatore norvegese, che ha militato in diverse squadre europee arrivando, nel 2019, in Italia alla Sampdoria. In occasione del suo trasferimento alla blucerchiata nel 2019, Thorsby ha raggiunto la sua nuova destinazione (Genova, per chi non mastica di calcio) mettendo in atto una sorta di care sharing con amici e parenti, ovviamente utilizzando solo auto e bici elettriche, per evitare di usare mezzi più impattanti sull’ambiente. In verità, tra le sue tante iniziative di sensibilizzazione e di collaborazione con le società per le quali ha giocato, già all’epoca della sua militanza in Olanda, tra le fila dell’Heerenveen, Morten aveva convinto i suoi compagni di squadra a recarsi agli allenamenti in bicicletta e a limitare l’uso della plastica a favore di materiali eco-sostenibili. Una passione e un’energia, quella che Morten mette nella tutela dell’ambiente, che risulta contagiosa per chi gli sta intorno, in particolare per i suoi compagni di squadra, e che lo fa uscire dallo stereotipo del calciatore al volante di macchine sportive di grossa cilindrata (ed elevati consumi). Un’energia e una passione che lo hanno portato a attuare il progetto “WE PLAY GREEN” (https://www.weplaygreen.com), un’iniziativa che ha l’intento di coinvolgere calciatori e federazioni calcistiche in un impegno concreto nella lotta al cambiamento climatico, all’inquinamento e nella tutela della biodiversità. Ma oltre all’impegno concreto, in questa battaglia che ci coinvolge tutti, contano anche i messaggi che si lanciano attraverso i comportamenti personali. Per questo, dal 21 agosto 2021, data di inizio della stagione calcistica 2021/22, Morten ha cambiato il numero di casacca: dal 18 è passato al 2, come i gradi entro cui limitare l’aumento della temperatura del pianeta. Impegno preso dai paesi membri della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) con l’Accordo di Parigi del 2015. “A dire il vero, l’obiettivo sarebbe preferibilmente al di sotto di 1,5, ma è un numero difficilmente indossabile sulla maglia”, ha dichiarato Morten Thorsby ad NRK. “So che questo non è un cambiamento, da solo, ma può servire a creare consapevolezza sull’argomento, dunque ho pensato che potesse essere bello fare una cosa del genere”. Bravo e anche spiritoso!
21 agosto 2021
Alberto Aversano