L’OrtoBus fa tappa negli spazi dell’antica Capua, tra i siti del circuito archeologico di Santa Maria Capua Vetere.
Succede domenica 6 novembre, in occasione della prima domenica del mese, che per ora continua ad essere gratuita.

Arrivano al MAAC (Museo archeologico dell’antica Capua) e all’Anfiteatro Campano – il più maestoso in Europa, dopo il Colosseo – 729 visitatori. Un numero che conferma, anche per questo appuntamento autunnale, il trend positivo che il circuito diretto da Ida Gennarelli sta ricostruendo, dopo le lunghe chiusure a cui ha costretto la pandemia.

L’antica Capua, con le sue magnifiche tracce disseminate sul territorio della cittadina casertana, è ormai una meta consolidata, per residenti e turisti. Il segreto del successo degli appuntamenti che si avvicendano durante l’anno si cela probabilmente nella rara capacità di fare rete.

Porte aperte, ma con tanti contenuti

Anche l’appuntamento del 6 novembre, infatti, è il frutto di una sinergia plurale, che ha coinvolto diverse organizzazioni sociali e culturali. L’offerta per i visitatori di tutte le età è stata davvero ricca: dalla visita guidata realizzata dagli archeologi de Le Nuvole, alla Caccia al Tesoro e Yoga adulti (con merenda), a cura di Amico Bio e Yoga Ritmo. Un’esperienza itinerante e ludica per scoprire, giocando, la collezione museale, che si è ampliata con la mostra “I Segni del Paesaggio: l’Appia e Capua”, che si sviluppa in otto sale. Un viaggio ideale lungo la Regina Viarum che segna il percorso dell’Appia in città, dal suo ingresso, attraverso l’arco cosiddetto di Adriano, fino all’uscita, verso le necropoli e l’Ager Campanus.

L’OrtoBus nella rete

Le operatrici del progetto Horticultura sono tornate all’Anfiteatro Campano con la principale novità di questo terzo e ultimo anno di progetto: l’OrtoBus.

L’OrtoBus è un pulmino elettrico che consente di realizzare, in spazi aperti, attività educative coinvolgenti per bambini e genitori, sui temi della Sana Alimentazione e dell’educazione all’ambiente e alla sostenibilità, prendendo spunto dagli antichi saperi e dalle abilità della coltivazione di eccellenze locali, molte delle quali esistevano già ai tempi di Spartaco o di Annibale.