L’approvazione, lo scorso 30 marzo 2021, in via definitiva e all’unanimità al Senato della legge delega n. 46 del primo aprile 2021 assume i connotati di una vera e propria rivoluzione copernicana, nel campo del sostegno alle famiglie con figli. Con la legge 46 il Governo è stato delegato a riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico, aprendo la strada, anche in Italia, all’introduzione dell’assegno unico e universale per le famiglie con figli a partire dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni, in presenza di determinati requisiti. Il sostegno sarà commisurato all’ISEE e l’importo varierà in base al numero dei figli, se minorenni o maggiorenni, studenti o meno e alla presenza nel nucleo familiare di figli disabili. Il vero connotato rivoluzionario dell’introduzione di questa misura di sostegno, consiste nella previsione della sua estensione anche ai lavori autonomi e alle partite IVA, fino ad ora collocati al di fuori del sistema degli assegni al nucleo familiare (gli ormai tradizionali ANF) destinati ai lavoratori dipendenti e corrisposti dal sostituto di imposta, il datore di lavoro, in busta paga. Anche questo aspetto, riguardante la modalità di corresponsione del assegno universale, è destinato a cambiare, prevedendo la legge delega l’accredito da parte dell’INPS direttamente sul conto corrente del richiedente, che al momento della domanda dovrà fornire anche il suo IBAN. In mancanza sarà possibile optare per il bonifico domiciliato. Il Governo, in base a quanto stabilito dalla legge delega, ha ora 90 giorni per approvare i decreti attuativi, che dovranno precisare le modalità di presentazione delle domande e di corresponsione del sostegno. In particolare, dovranno stabilire le soglie dell’indicatore ISEE al raggiungimento delle quali varieranno gli importi dell’assegno riconosciuti ad ogni figlio. Altro aspetto da sottolineare è che l’assegno unico andrà a sostituire tutte le detrazioni riconosciute per le spese fatte per i figli e le altre misure di sostegno alla famiglia, quali il premio alla nascita, il bonus bebè e simili. L’unica a rimanere in vita dovrebbe essere il bonus per asilo nido. Restiamo, dunque, in attesa che il Governo adotti i decreti attuativi opportuni in tempo utile perché il nuovo assegno unico entri in funzione dal primo luglio prossimo.
15 aprile 2021 Alberto Aversano