Appia Day, fenomenologia di un successo
L’Appia Day non è semplicemente un evento. E’ piuttosto un percorso, e non potrebbe essere diversamente visto che è dedicato alla celeberrima infrastruttura romana, che collega territori e comunità differenti, ma testimoniando anche una profonda identità condivisa.
Nel 2022, Appia Day è arrivato alla sua settima edizione. La continuità è indice del fatto che l’iniziativa risponde a una sensibilità sempre più diffusa di conoscere e di ritrovarsi intorno a Beni culturali e storici.
Domenica 2 ottobre, infatti, più di 150.000 visitatori hanno decretato il successo delle iniziative specifiche che sono stati
organizzate: ben 31 appuntamenti in 10 Comuni. In pratica, un menu di offerta culturale e divulgativa che ha costruito e valorizzato un intreccio tra archeologia, visite guidate, passeggiate, narrazioni, mostre, eventi on line, laboratori per bambini.
Un successo di pubblico che dice tanto
L’Appia Day ha premiato in particolare il patrimonio di Santa Maria Capua Vetere, con il suo imponente Anfiteatro Campano – il più grande d’Europa, dopo il Colosseo – e il Museo archeologico dell’antica Capua, che conserva i reperti di una civiltà antichissima, a cui sono associati i nomi di Annibale e di Spartaco.
Un successo di pubblico che ha accompagnato tantissime persone, di ogni età, alla scoperta dei monumenti e della storia del “più grande museo a cielo all’aperto” del nostro Paese. Un successo che non si improvvisa, ma che al contrario si origina da un percorso di progettazione partecipata promosso dalla Direzione Generale Musei – Ministero della Cultura, che la Direzione regionale MuseiCampania, che sta realizzando nell’ambito del MuSST – Musei e sviluppo dei sistemi territoriali.
Protagonisti di questa rete permanente sono oltre 40 tra istituzioni, enti e associazioni che animano il territorio, testimoniando i valori culturali e sociali della via Appia. I 4000 visitatori che hanno raggiunto l’antica Capua rappresentano, in sé, un risultato estremamente incoraggiante, ma soprattutto assumono un significato forte che avvalora il percorso di progettazione partecipata
per la costruzione di un sistema territoriale su base culturale incentrato sulla via Appia. L’idea è quella di consolidare un’azione di networking finalizzata a mettere a sistema le tante realtà culturali, associative e del Terzo Settore esistenti lungo il tracciato campano della Regina Viarum.
Una nuova concezione del patrimonio culturale
Dietro l’Appia Day c’è dunque l’identificazione di un “brand identity” che ha generato particolare interesse nel Ministero della Cultura e nella Regione Campania, nell’ottica di una sperimentazione territoriale funzionale alla costruzione di buone pratiche replicabili.
Registriamo quindi un passaggio importante nella valorizzazione del patrimonio culturale: il superamento della concezione dei monumenti antichi isolati dal contesto. La mission di Appia Day vede il patrimonio archeologico come principio regolatore dell’intero sistema antropico e naturale e ha nella Candidatura UNESCO il proprio sigillo.