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Inaugurazione della Serra Terra Felix

Di |2023-04-14T14:28:15+02:00Aprile 7th, 2023|

 

Inaugurazione della SERRA Terra Felix: Save the Date!

Siamo lieti di annunciare che martedì 11 aprile inaugureremo la Serra Terra Felix per la produzione del Fungo Cardoncello a Santa Maria La fossa.  Non vediamo l’ora di condividere con voi la nostra esperienza di bio-economia circolare, realizzata grazie al progetto SIFOOD Social Innovation Food, e mostrarvi come stiamo utilizzando gli scarti del Cardo, pianta davvero rigenerativa, per creare una biomassa sostenibile che utilizziamo nelle ballette per la coltura dei funghi.

Il progetto:

Il progetto mira ad aumentare il valore economico e l’impatto sociale dell’agricoltura sociale e sostenibile nella Terra dei Fuochi, un’area colpita dal traffico illegale di rifiuti della camorra. L’attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale è al centro del nostro lavoro. Nonostante le sfide che dobbiamo affrontare, operiamo in un’area in crescita e con un grande potenziale. I nostri sforzi sono stati indirizzati verso l’agricoltura sociale e la conservazione della biodiversità, che prevede un mix di tecniche tradizionali e innovative. 

Per raggiungere questi obiettivi, abbiamo collaborato con persone e organizzazioni che hanno la nostra stessa visione, tra cui Novamont, un attore cruciale nella produzione di bioplastiche compostabili. Inoltre, il nostro contributo consiste nel fornire semi di Cardo all’azienda da cui viene estratto l’olio vegetale, materia prima per realizzare bio-plastiche compostabili, come piatti, posate, shopper, come i teli da pacciamatura che utilizziamo nei nostri campi. Fino ad arrivare ai panetti di fungo Cardoncello realizzati con la biomassa del Cardo così da chiudere a 360 gradi questo progetto di sostenibilità ed economia circolare.  

Agriforum di Rinnovabili.it

Di |2023-04-26T10:02:27+02:00Marzo 19th, 2023|

Agriforum rinnovabili: intervento di Nicola Margarita

Il nostro Nicola Margarita racconta in diretta, per la 3° edizione dell’AgriForum 2023 di Rinnovabili.it, qual è la nostra visione e quali i nostri sforzi per portare avanti pratiche di agricoltura sociale e conservazione della biodiversità, abbracciando l’innovazione per migliorare l’efficienza e la sostenibilità, preservando al contempo risorse essenziali come l’acqua e il suolo.

Agriforum e Sostenibilità

Il Tema della sostenibilità ambientale e sociale è sicuramente la nostra arteria principale. Lo facciamo in un territorio difficile ma che ha voglia di rivalsa ed é già in fase di crescita, con un potenziale incredibile. Nel corso degli anni abbiamo seminato nei campi di agricoltura sociale, salvaguardando la biodiversità, seguendo le buone pratiche naturali dei nostri nonni unendole alle tecniche innovative di cui disponiamo. Per farlo ci siamo circondati di persone competenti e con obiettivi simili, come associazioni, enti pubblici e privati, come Novamont, anello fondamentale della filiera che produce bio-plastiche compostabili.

La rigenerazione passa dal Cardo

Noi contribuiamo consegnando il seme di Cardo, che coltiviamo a Santa Maria La Fossa dove ci sono stati affidati terreni confiscati alla criminalita che presentavano delle criticità e che questa pianta ha potuto rigenerare grazie ad un progetto di ricerca. Dal seme di cardo viene estratto l’olio vegetale, materia prima per realizzare bioplastiche compostabili, come piatti, posate, shopper, come i teli da pacciamatura che utilizziamo nei nostri campi. Fino ad arrivare ai panetti di fungo cardoncello realizzati con la biomassa del Cardo così da chiudere a 360 gradi questo progetto di sostenibilità ed economia circolare. La tecnologia va davvero veloce, ma la cultura non ha lo stesso passo, specie in alcune zone difficili.

Per questo trattiamo temi contro la povertà educativa come il progetto Horticultura che ha portato i bambini ad avere un contatto diretto con le piante ed i loro frutti. Lo abbiamo fatto collaborando con enti museali come la Reggia di Caserta, dove abbiamo realizzato degli orti sociali e didattici nei quali i piccoli hanno piantato dei semi e nel corso dei mesi hanno potuto vedere la crescita delle piantine, scoprendo per quanto possa risultare banale che i prodotti alimentari non nascono al supermercato. La nostra speranza é quella di aver messo un semino dentro ognuno di loro così da avere una generazione migliore della nostra, che gode della natura senza sfruttarla.

Sicuramente, io sono uno dei più giovani, ma credo non sia solo una questione di età ma di visione, di attitudine. Tutto il Team Terra Felix é molto aperto e attento alla tecnologia, utilizzando quello che può essere utile a migliorare efficienza e sostenibilità per migliorare il lavoro e salvaguardare le risorse fondamentali come il consumo di acqua e di suolo.

 

Qui il link dell’intervista https://youtu.be/-P0GwJwHaeQ

Mattinata di confronto sulla gestione dei beni confiscati

Di |2023-03-15T08:03:50+01:00Febbraio 25th, 2023|

Si è tenuto al complesso di Santa Chiara a Napoli un momento di approfondimento e confronto sulla gestione dei beni confiscati in Campania.

L’evento organizzato da Libera Campania ha visto la partecipazione di numerose organizzazioni sociali e del rappresentante dell’Ufficio campani dell’Agenzia Nazionale per i beni confiscati.

Anche la Cooperativa Terra Felix ha partecipato all’incontro Regionale dei Gestori di Beni confiscati alla mafia.
Abbiamo raccontato la nostra esperienza ed esortato tutti gli altri gestori a promuovere momenti di co-progettazione in vista della valanga di risorse, ben 105 Milioni di Euro che stanziati dal PNRR in Campania.
La sintesi della mattinata con l’intervista a Riccardo Falcone responsabile beni confiscati di Libera Campania

Terra Felix vince l’Oscar Green di Coldiretti

Di |2023-02-23T11:14:41+01:00Febbraio 17th, 2023|

Terra Felix vince ancora. Si aggiudica l’Oscar Green nazionale dove concorreva, da finalista, per la sezione Fare Filiera.
Poche settimane fa, la conquista del riconoscimento regionale, conferito nell’ambito di Procida Capitale della Cultura. Oggi arriva il primato italiano tra le esperienze giovani e innovative del mondo Coldiretti.

L’Oscar Green è un’iniziativa di Coldiretti Giovani Impresa che ha come scopo principale quello di mettere in luce i giovani che hanno scelto l’Agricoltura come professione e promuovere un’agricoltura sana ed ecologica. La sedicesima edizione assume il sapore dei prodotti e del coraggio della terra e della comunità atellana, grazie all’impresa sociale attiva soprattutto tra Succivo e Sant’Arpino.

IL PROGETTO

Un successo che si fonda su uno specifico intervento, sostenuto dalla Regione Campania. Si tratta di SI FOOD –  Social Innovation Food, realizzato da Terra Felix, in collaborazione sia con Novamont spa, sia con il progetto COMETA ed altri partner: un intervento di valorizzazione delle aridocolture nel territorio campano.

SI-Food è incentrato su una coltivazione sperimentale di fungo cardoncello (Pleurotus eryngii) su ballette prodotte con il recupero della biomassa del cardo coltivato a Santa Maria la Fossa (CE), su un terreno confiscato al clan camorristico degli Schiavone. Il cardo selvatico è una coltura a basso input, in grado di rigenerare il suolo. Dai suoi semi si ottiene olio vegetale, utilizzabile nella produzione di biopolimeri biodegradabili e compostabili, mentre con lo stelo si realizzano panetti per la produzione di funghi cardoncelli.

L’Oscar Green ha premiato la capacità di fare rete e di perseguire, allo stesso tempo, più obiettivi: l’innovazione scientifica e tecnologica, la creazione di occasioni di lavoro per persone portatrici di grandi fragilità, la rigenerazione culturale ed economica di beni sottratti alla criminalità organizzata.

Come raccontano Nicola Margarita e Tommaso Guerra sul palco di Coldiretti a Roma, stringendo tra le mani l’Oscar Green, questa è la storia di un sogno. Di un sogno di futuro, che procede ogni giorno un po’ più in là. Nella direzione giusta. (Ivan Esposito)

Parliamo di Terzo Settore

Di |2023-01-24T17:26:14+01:00Gennaio 23rd, 2023|

Un silenzioso ma profondo processo trasformativo investe molti territori del nostro paese: creatività, innovazione, ingegno sono la scintilla che genera comunità di ricerca, iniziative di attivismo culturale (ma anche ambientale, civile, sociale), rigenerazione di spazi pubblici, progetti di valorizzazione del patrimonio culturale.

Un protagonismo nuovo in grado di ridisegnare le relazioni sociali dei territori.

Ne parliamo con:
Angelo Argento, Presidente di Cultura Italiae, Marco D’Isanto, Presidente di Terzo Settore Italiae, Marco Baudino (Certosa inclusiva) , Florinda Saieva (Farm Cultural Park), Francesco Pascale (Terra Felix), Claudio Gnessi (Ecomuseo casilino), Alex Giordano (Università Federico II), Aldo Premoli (Associazione Mediterraneo Sicilia Europa), Giovanni Minucci (Cooperativa Tulipano), Francesca Grisot (A2030 Social Innovation Designers), Giorgio Franco (Cooperativa Badia Lost&Found), Santo Vazzano (Museo Pitagora di Crotone).

Saranno con noi, Giovanna dell’Erba (Notaio e segretario generale di Terzo Settore Italiae), Giulia Silvia Ghia (Assessore alla Cultura I Municipio di Roma), Stefano Consiglio (Università Federico II di Napoli), Ledo Prato (Rete delle Culture).

Qui il link dell’incontro

Racconteremo le nostre esperienze partendo dalla nascita della nostra cooperativa.

Il Cardo in TV

Di |2023-01-12T15:44:09+01:00Gennaio 12th, 2023|

Dalla nostra esperienza locale al palcoscenico nazionale! 📹🤩
È stato fantastico ieri condividere in diretta con Antonella Clerici su Rai1 la nostra esperienza di bio economia su un bene confiscato e parlare delle straordinarie proprietà del Cardo🥬, del suo utilizzo in cucina 🥗🍴 e delle sue applicazioni in ambito di economia ♻️ circolare. Siamo orgogliosi di rigenerare il suolo 🌱 e fieri del duro lavoro svolto dalla nostra cooperativa!
Il Cardo è un ortaggio invernale che, per l’uso alimentare, viene raccolto tra gennaio e inizio marzo. In cucina si utilizzano le coste, la parte bassa delle foglie che assomigliano al sedano.
Per vedere il servizio intero vai al link 👉 https://youtu.be/zGECqqnW0M8
Altri articoli sul nostro progetto:
https://www.terrafelix.it/il-cardo-una-pianta-rigenerante/

Raccolta semi di cardo

Di |2022-11-22T18:18:08+01:00Agosto 25th, 2022|

semi-cardo

Anno quest’anno si completa il ciclo di coltivazione del cardo nel terreno confiscato al clan schiavone a Santa Maria La Fossa (CE).

Il cardo (Cynara cardunculus L. var. Altilis), è una coltura a basso input che bene si adatta al clima delle regioni del Mediterraneo.  La sua coltivazione rappresenta un’opportunità per il settore agricolo in quanto il cardo non necessità di irrigazione e cresce su terreni aridi, abbandonati e rimasti incolti come il terreno che abbiamo utilizzato in Loc. Ferrandelle che, tra l’altro, presentava alcune criticità ambientali.

Il nostro cardo su Green & Blu di Repubblica

Di |2023-03-12T17:20:22+01:00Maggio 12th, 2022|

Il nostro progetto di Bioeconomia circolare sul campo confiscato a Santa Maria la Fossa (CE) è raccontato da Giacomo Talignani su Repubblica.

 

Il cardo anticamorra che cresce nella Terra dei Fuochi

Nel Casertano, sui terreni sequestrati al boss dei Casalesi Francesco Schiavone detto “Sandokan”, la cooperativa Terra Felix ha avviato una produzione dell’ortaggio per ottenere bioplastiche. “Troppo inquinamento, impossibile coltivare per l’agroalimentare”

Grazie alla cooperativa Terra Felix  in provincia di Caserta, i terreni confiscati a “Sandokan”, il boss dei casalesi Francesco Schiavone al centro delle cronache di Gomorra, hanno avuto l’opportunità di rinascere. Quei terreni negli anni, come molti altri nella Terra dei Fuochi, erano diventati di tutto: discariche abusive, zone dove infossare i rifiuti, spazi per i traffici illegali.

Continua la lettira su Repubblica.it

 

AgRigeneration: rigenerazione dell’agricoltura sui beni confiscati

Di |2023-04-03T19:45:14+02:00Maggio 16th, 2021|

Avviso pubblico “Supporto alla gestione dei beni confiscati”, D.D. n.35 del 19/07/2019 – POR Campania FSE 2014 – 2020, Asse II, (OT) 9, (OS) 11, Azione 9.6.4 

Il contesto

Il territorio del progetto è l’area “dei Mazzoni”, una vasta piana fertile della provincia di Caserta che comprende i Comuni di Casal di Principe, Santa Maria La Fossa, Grazzanise, Villa Literno, Cancello Arnone e Castel Volturno.

Il bene

Il bene che il progetto valorizza è parte di un’azienda agricola confiscata alle mafie, sita a S. Maria La Fossa, in località Ferrandelle. Si tratta di un capannone di circa 250 mq, all’interno della struttura “Centro di Documentazione ed Educazione Ambientale (CEDA) Pio La Torre” gestita dal Consorzio Pubblico Agrorinasce. 

L’obiettivo generale

Promuovere la rigenerazione del sistema locale a vocazione agricola, indirizzandolo verso il paradigma della sostenibilità e dell’innovazione, declinato nella dimensione ambientale, economica, sociale e territoriale.

Gli obiettivi specifici

Costruire una filiera di sostenibilità ambientale, a partire dall’uso sociale dei beni confiscati.

Combattere l’inquinamento con soluzioni ed applicazioni ad alto tasso di innovazione.

Riattivare il bene confiscato, facendone sede di incontro tra le realtà produttive locali.

Sviluppare l’economia sociale legata ai beni confiscati, tessendo una rete attiva tra vari stakeholder.

Promuovere nella cittadinanza la consapevolezza dell’importanza dell’uso sociale dei beni confiscati. Contrastare il fenomeno delle agromafie e del caporalato nel territorio casertano. 

Gli strumenti

AgRigeneration tesse una rete volontaria di imprese che aderiscono ad un percorso di innovazione ambientale, di sostenibilità e di coesione con le aziende agricole che gestiscono beni confiscati alle mafie. I produttori locali partecipano a momenti di formazione, workshop e laboratori di empowerment finalizzati all’ascolto dei fabbisogni in termini di innovazione ambientale e di modalità di partecipazione allo sviluppo territoriale. In particolare saranno attivati percorsi tematici “sul campo” su: agricoltura biologica, bioplastiche in agricoltura, coltivazioni di specie oleaginose, bio-plastificante alternativo agli ftalati, risparmio idrico, risparmio energetico, riduzione di emissioni in atmosfera, riduzione di produzione di rifiuti e reflui.

I servizi

AgRigeneration attiva un’equipe specializzata dedita: all’agricoltura sostenibile, che interagisce con servizi sociosanitari e Terzo Settore, affinché il mondo dell’agricoltura accolga percorsi di inserimento lavorativo, concili  tempi di vita e di lavoro, contrasti il caporalato; all’organizzazione di eventi commerciali, meeting, fiere, incontri con buyer; alla promozione di un’offerta integrata, e condivisa tra più aziende, di servizi connessi alla multifunzionalità in agricoltura: agro-didattica, accoglienza, fruizioni culturali in spazi agricoli e naturalistici; al radicamento di circuiti commerciali fiduciari e di prossimità come l’attivazione di gruppi d’acquisto solidale, che legano piccoli produttori di qualità a km0 con consumatori consapevoli e responsabili.

L’impatto

AgRigeneration fa innovazione sociale attraverso l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale, interpretate come opportunità per migliorare la qualità dei prodotti e dei processi, in agricoltura e non solo. L’impatto auspicato è quello di innescare processi di contaminazione delle buone pratiche di sostenibilità, grazie all’attivazione di un dialogo tra il mondo delle imprese e l’economia sociale legata ai beni confiscati.

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