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Orti didattici museali, in tutta Italia

Di |2023-01-27T12:01:43+01:00Gennaio 27th, 2023|

Orti didattici museali, in tutta Italia. Tutti i progetti sociali si propongono l’obiettivo di una sostenibilità successiva. Contano cioè di continuare ad esistere, anche dopo il periodo per cui sono stati finanziati. In pochi, in realtà, ci riescono effettivamente. Le difficoltà sono tante: economiche, ma non solo.

Horticultura sembra proprio esserci riuscito. L’intervento selezionato da Con i Bambini, nell’ambito del Fondo di contrasto della povertà educativa minorile, diventa un buona prassi, grazie al sostegno del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). Avremo quindi Orti didattici museali, in tutta Italia.

Una buona prassi campana che arriva in tutta Italia

Horticultura ha realizzato orti museali didattici, cioè spazi in cui si producono verdure e ortaggi, ma localizzati in importanti Beni Culturali. Il fine ovviamente non è produttivo, ma didattico. I bambini della scuola primaria delle scuole partner, infatti, apprendono, proprio grazie all’orto, una serie di conoscenze scientifiche, storico-artistiche, e riscoprono una manualità fondamentale per lo sviluppo cognitivo ed emozionale.

L’associazione Geofilos ETS, partner di Horticultura, ha proposto al MIM una co-progettazione nell’ambito della sostenibilità ambientale, centrata appunto sulla realizzazione di nuovi orti museali didattici. La proposta è stata accettata e quindi nasceranno spazi educativi basati sulla natura e sull’agricoltura, in ben sei Regioni italiane, coinvolgendo complessivamente 25 scuole.

Come e dove realizzare un orto didattico museale

Le sei Regioni sono: la Campania, la Basilicata, la Puglia, la Calabria, la Sicilia, il Lazio.
Le scuole primarie e dell’infanzia – che quindi accolgono bambini tra i 5 e i 10 anni – situate in questi territori, possono concorrere al bando ministeriale. I 25 Istituti assegnatari avranno a disposizione un budget per realizzare l’orto museale didattico presso uno spazio culturale attivo nella propria comunità di riferimento. Per le attività e per una guida tecnica, avranno a disposizione gli esperti di Geofilos ETS, che forniranno ai bambini anche il kit di materiali e strumentazioni per costruire percorsi di scoperta della Natura: l’OrtoBox.

Ecco il bando, ma attenzione alla scadenza

Il bando ministeriale lo si può trovare a questo link ma bisogna affrettarsi perché la scadenza si sta avvicinando: è prevista per il 31 gennaio 2023. (Ivan Esposito)

Horticultura racconta il Presepe borbonico della Reggia di Caserta

Di |2022-12-22T12:54:54+01:00Dicembre 20th, 2022|

Horticultura racconta il Presepe borbonico della Reggia di Caserta, grazie alla sua metodologia esperienziale che lega arte e campagna.

L’orto didattico museale di Horticultura è infatti uno strumento per trasmettere, ai bambini, conoscenze, competenze e abilità legate, allo stesso tempo, alle scienze e alla storia, all’arte e alla tradizione. E’ un luogo dove si impara sporcandosi le mani e conducendo un’esperienza cognitiva ed emozionale che coinvolge i cinque sensi. Il cibo – dalla terra alla tavola – è un tema cruciale di Horticultura. Il progetto ha investito sulla disseminazione di una sana alimentazione, equilibrata sia rispetto a cosa viene ingerito, sia rispetto agli stati d’animo che accompagnano il nutrirsi e che spesso rivelano disagi personali e di contesto.

L’esperienza di Horticultura ha aiutato a definire un format educativo coinvolgente ed efficace. Un modo in cui fruire di luoghi d’arte, accompagnati dalla conoscenza della cultura del cibo e della sostenibilità, può essere declinato per veicolare contenuti specifici. Da qui l’idea di impiegare la metodologia e gli strumenti di Horticultura per raccontare il presepe napoletano, la sua arte e la sua capacità di invitare i visitatori in un viaggio antropologico nel Regno di Napoli, tra Settecento e Ottocento.

Horticultura racconta il Presepe borbonico della Reggia di Caserta

In collaborazione con l’Ufficio Valorizzazione della Direzione della Reggia di Caserta, saranno quindi realizzate quattro edizioni di un Laboratorio didattico dedicato all Presepe Borbonico e alle sue connessioni con l’arte e l’agricultura. Il primo appuntamento è fissato per il 19 dicembre; parteciperanno i bambini del I Circolo didattico di Pompei.

Il laboratorio mira a creare un ponte – nell’immaginario dei bambini, e degli adulti che li accompagneranno – tra le immagini dipinte nei quadri, raffiguranti panorami e nature morte, e la vita quotidiana di quasi tre secoli fa. Il percorso metaforicamente conduce il pubblico, di varie età, a scoprire quanto la terra e i suoi prodotti abbiano plasmato quella comunità che la sensibilità degli artisti ha poi immortalato in dipinti e in manufatti che racchiudono e conservano l’identità di una comunità, che forse non ne è sempre consapevole.

Il quotidiano della vita dei contadini e degli artigiani, i profumi, i sapori e i saperi di una civiltà che è stata tra le più significative del suo tempo, trova nel Presepe napoletano una cornice dinamica, in cui c’è spazio per tutte le anime di quella società, sospesa tra gli affanni della vita e una spiritualità popolare che ha toccato vette artistiche che la rendono famosa nel mondo.

 

Che Natale sarebbe senza OrtoBus?

Di |2022-12-22T12:43:49+01:00Dicembre 17th, 2022|

L’Ortobus sta per chiudere il suo primo ciclo di giornate di educativa di strada. Il piccolo bus elettrico di Horticultura ha girato l’area atellana, e non solo, a partire da ottobre, e terminerà poco prima dell’Epifania. In circa quattro mesi, è stato in diversi Comuni della provincia di Caserta, spesso in aree caratterizzate da importanti Beni Culturali. Ma le tappe non sono finite: infatti, che Natale sarebbe senza OrtoBus?

La sostenibilità viaggia su quattro ruote. Elettriche, però!

L’Ortobus dissemina, sui territori di Horticultura, il lavoro fatto con le classi che partecipano al progetto, creando e curando i quattro orti museali didattici. Coinvolge così altri bambini e altre famiglie, per affermare una metodologia e uno strumento educativi su vasta scala.

Le prime uscite hanno fatto tappa a FestAmbiente, a Succivo. Non poteva essere diversamente, visto che l’intervento si basa sull’esperienza pluriennale dell’associazione Legambiente sui temi dell’educazione ambientale. Gli orti sociali di Teverolaccio – una buona prassi realizzata negli anni dal circolo atellano – sono stati il modello da cui Horticultura è partito, aggiungendo l’apporto fondamentale delle localizzazioni nei Beni Culturali.

L’OrtoBus nella Capua Vetere di Annibale e di Spartaco

L’Ortobus è tornato presso l’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere, in occasione di Famiglie al Museo. Ha contribuito in questo modo all’attrattività dell’iniziativa nazionale promossa dal Ministero della Cultura. Adulti e bambini che hanno visitato i luoghi di Annibale e di Spartaco, hanno potuto fruire dei laboratori sul cibo e sulla sostenibilità curati dalle operatrici di Geofilos e di Terra Felix.

Che Natale sarebbe senza OrtoBus?

Ma il pulmino elettrico di Horticultura non poteva certo mancare l’appuntamento del Natale e delle festività dedicate ai bambini. Sarà infatti uno degli ingredienti di “Natale al Casale di Teverolaccio”. Il Cartellone di iniziative promosso dal Comune di Succivo per valorizzare ulteriormente la struttura settecentesca, annovera anche l’appuntamento con l’OrtoBus. La prima data è il 22 dicembre; seguiranno quelle del 4 e del 5 gennaio.

Hortobus all’Anfiteatro

Di |2022-11-08T13:00:48+01:00Novembre 5th, 2022|

📣 Hortobus all’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere

Continuano gli appuntamenti del progetto “Horticultura, i bambini coltivano il Museo”.

Vi aspettiamo domani dalle 9:30 alle 12:30 nella splendida cornice dell’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere 🏟

dove il nostro Hortobus farà tappa per dare vita a tante attività di educazione ambientale ♻️ e alla sana alimentazione, proprio come quella dei Gladiatori ✌🏽

 

L’OrtoBus a Succivo per Salvalarte

Di |2022-11-08T13:08:50+01:00Ottobre 30th, 2022|

L’OrtoBus fa tappa a Succivo (CE) per Salvalarte, l’iniziativa nazionale di Legambiente dedicata alla tutela e alla valorizzazione dei Beni Culturali. L’appuntamento è in piazza IV Novembre, domenica 30 ottobre, in prossimità dell’attuale sede del Museo Archeologico dell’Agro Atellano, uno dei siti coinvolti da Horticultura.  Dalle 9:00 alle 12:00, le operatrici del progetto accoglieranno bambini e famiglie. Ad attenderli, i laboratori costruiti ad hoc intorno al pulmino elettrico che Horticultura farà girare in molti Comuni che insistono tra la provincia di Caserta e l’area metropolitana di Napoli.

Arte, ambiente e rigenerazione di territori e comunità

Horticultura e Salvavate hanno molto in comune. Condividono, ad esempio, l’impegno dell’ETS Geofilos, partner del progetto selezionato da Con I Bambini, ma anche Circolo atellano di Legambiente. Peraltro, il museo di Succivo è anche coinvolto in un processo di rigenerazione urbana, sostenuto da Fondazione Con il Sud e da Enel Cuore. La nuova sede del sito culturale infatti caratterizzerà il recupero e la riattivazione di uno stabile di pregio, l’ex Municipio di Atella di Napoli, nell’ambito di “Fabula, Laboratorio di Comunità”.

Valori comuni per una sinergia tra progetti

Dal 28 al 30 ottobre torna Salvalarte, la  campagna di Legambiente per la valorizzazione del patrimonio culturale, un tema particolarmente sentito sul territorio campano e dal Terzo Settore locale. Proprio per questo si è deciso di riproporre, in sinergia, un impegno per rinnovare la storica iniziativa, con l’obiettivo di chiedere una maggiore centralità e visibilità per i Beni culturali, salvarli dall’incuria, dall’abbandono e renderli più accessibili alla cittadinanza, soprattutto all’infanzia in povertà educativa.

Il nostro patrimonio culturale è bene collettivo, ricchezza comune, rappresenta il tessuto identitario del nostro Paese e contribuisce a creare il senso di appartenenza alla comunità. Per questo è centrale la sua funzione sociale: il patrimonio culturale diffuso come opportunità per immaginare e costruire uno sviluppo di qualità per il territorio e come strumento per favorire la partecipazione civica e promuovere l’inclusione. (Ivan Esposito)

 

FAMU nei luoghi di Spartaco e di Annibale

Di |2022-11-02T10:48:58+01:00Ottobre 9th, 2022|

La Giornata FAMU 2022 (FAmiglie al MUseo) nei luoghi di due leggendari protagonisti dell’età antica: Spartaco e Annibale.
Si è realizzata domenica 9 ottobre negli spazi archeologici di Santa Maria Capua Vetere, dove insiste uno degli orti didattici museali del progetto Horticultura.

L’appuntamento ha coinvolto adulti e bambini, proprio come indica, già dal titolo, l’iniziativa patrocinata dal ministero della Cultura. A coordinare le attività, le due referenti dei progetti didattici di Terra Felix: Teresa Ubaldini e Carla Petito, che implementano Horticultura fin dai primi mesi, nella primavera del 2020.

Una Giornata con tante attività

“Al Museo archeologico dell’Antica Capua – racconta Carla – le nostre operatrici hanno svolto un’attività laboratoriale molto interessante con i bambini che hanno fatto visita agli spazi museali insieme ai i loro genitori”. La Giornata è cominciata con l’incontro con il sito, che spesso non è conosciuto da troppi bambini in povertà educativa.
“Le famiglie – continua Teresa – subito dopo aver concluso  il percorso di visita del museo, hanno immaginato e realizzato un disegno: la loro sintesi non solo dell’esperienza vissuta al museo, ma anche un modo per raccontare ciò che di più interessante li ha colpiti, nel Bene archeologico e nella loro città in genere”.

Quello che hanno in comune FAMU e Horticultura

Una delle ragioni più importanti che spinge Horticultura a promuovere l’incontro tra i bambini – e le famiglie – e le tracce di storia e di arte è appunto quella di rafforzare la capacità di riflessione e di espressione, mettendo insieme leve emotive e nozioni cognitive. Conoscere il passato insomma è un modo per impadronirsi del presente e di avere una maggiore consapevolezza di sé.

La Giornata al Museo 2022 nell’antica Capua ha confermato questa valenza educativa insostituibile dei musei e dei Beni culturali in genere. Che la famiglia arrivi al museo, tutta insieme, è quindi un obiettivo più che mai importante.

Ministero Istruzione: Orti didattici museali in 6 Regioni

Di |2022-11-02T10:58:30+01:00Ottobre 4th, 2022|

Il Ministero della Pubblica Istruzione porterà, in sei Regioni, la buona pratica degli orti didattici museali. Lo farà grazie all’esito positivo della valutazione della proposta candidata dall’ETS Geofilos, partner centrale di Hortiultura.

Grazie al progetto selezionato da Con I Bambini, nell’ambito del Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile, l’associazione ecologista atellana, già Circolo Legambiente, ha infatti potuto elaborare un contenuto riferito alla tematica  “sostenibilità e transizione ecologica”, uno di quelli previsti dall’Avviso ministeriale pubblicato a luglio 2021.

Co-progettare col Terzo Settore

E’ cominciato tutto con l’avvio della procedura con cui il Ministero della Pubblica Istruzione ha aperto “la selezione di Enti del Terzo Settore per iniziative di co-progettazione volte alla realizzazione di Progetti, ai sensi dell’art. 55, comma 3, del D.Lgs. n. 117/2017”. Partendo da cinque tematiche, il MI ha voluto selezionare e recepire idee provenienti dal vissuto quotidiano del privato sociale, per sperimentare non solo iniziative specifiche da realizzare presso scuole di più Regioni, ma soprattutto una nuova procedura amministrativa che vede cooperare il pubblico e il non profit.

Tra le cinque tematiche di interesse c’erano la sostenibilità e la transizione ecologica. Geofilos, forte dell’esperienza di Horticultura, ha proposto la realizzazione di orti didattici museali. Gli Uffici competenti del Ministero hanno selezionato questa idea, questo format educativo.

Horticultura realizza la sua continuità, in 6 Regioni

Tra pochi mesi quindi la sperimentazione che Horticultura ha realizzato in quattro scuole campane diventerà una realtà per 25 scuole, distribuite in sei Regioni. Il progetto selezionato da Con I Bambini raggiunge così un obiettivo molto importante, in termini sia di sostenibilità successiva, sia di riconoscimento istituzionale.

Il prossimo passo sarà quello di consentire alla scuole primarie dei territori selezionati di candidarsi per realizzare il loro orto museale didattico, in collaborazione con un luogo della cultura presente all’interno della propria comunità. Geofilos farà la sua parte, sostenendo le scuole attraverso la trasmissione della buona prassi maturata con Horticultura, la formazione dei docenti, la supervisione del processo e la distribuzioen di materiali didattici come l’OrtoBox. (Ivan Esposito)

Appia Day, fenomenologia di un successo

Di |2022-11-02T11:18:10+01:00Ottobre 3rd, 2022|

L’Appia Day non è semplicemente un evento. E’ piuttosto un percorso, e non potrebbe essere diversamente visto che è dedicato alla celeberrima infrastruttura romana, che collega territori e comunità differenti, ma testimoniando anche una profonda identità condivisa.

Nel 2022, Appia Day è arrivato alla sua settima edizione. La continuità è indice del fatto che l’iniziativa risponde a una sensibilità sempre più diffusa di conoscere e di ritrovarsi intorno a Beni culturali e storici.
Domenica 2 ottobre, infatti, più di 150.000 visitatori hanno decretato il successo delle iniziative specifiche che sono stati
organizzate: ben 31 appuntamenti in 10 Comuni. In pratica, un menu di offerta culturale e divulgativa che ha costruito e valorizzato un intreccio tra archeologia, visite guidate, passeggiate, narrazioni, mostre, eventi on line, laboratori per bambini.

Un successo di pubblico che dice tanto

L’Appia Day ha premiato in particolare il patrimonio di Santa Maria Capua Vetere, con il suo imponente Anfiteatro Campano – il più grande d’Europa, dopo il Colosseo – e il Museo archeologico dell’antica Capua, che conserva i reperti di una civiltà antichissima, a cui sono associati i nomi di Annibale e di Spartaco.

Un successo di pubblico che ha accompagnato tantissime persone, di ogni età, alla scoperta dei monumenti e della storia del “più grande museo a cielo all’aperto” del nostro Paese. Un successo che non si improvvisa, ma che al contrario si origina da un percorso di progettazione partecipata promosso dalla Direzione Generale Musei – Ministero della Cultura, che la Direzione regionale MuseiCampania, che sta realizzando nell’ambito del MuSST – Musei e sviluppo dei sistemi territoriali.

Protagonisti di questa rete permanente sono oltre 40 tra istituzioni, enti e associazioni che animano il territorio, testimoniando i valori culturali e sociali della via Appia. I 4000 visitatori che hanno raggiunto l’antica Capua rappresentano, in sé, un risultato estremamente incoraggiante, ma soprattutto assumono un significato forte che avvalora il percorso di progettazione partecipata
per la costruzione di un sistema territoriale su base culturale incentrato sulla via Appia. L’idea è quella di consolidare un’azione di networking finalizzata a  mettere a sistema le tante realtà culturali, associative e del Terzo Settore esistenti lungo il tracciato campano della Regina Viarum.

Una nuova concezione del patrimonio culturale

Dietro l’Appia Day c’è dunque l’identificazione di un “brand identity” che ha generato particolare interesse nel Ministero della Cultura e nella Regione Campania, nell’ottica di una sperimentazione territoriale funzionale alla costruzione di buone pratiche replicabili.
Registriamo quindi un passaggio importante nella valorizzazione del patrimonio culturale: il superamento della concezione dei monumenti antichi isolati dal contesto. La mission di Appia Day vede il patrimonio archeologico come principio regolatore dell’intero sistema antropico e naturale e ha nella Candidatura UNESCO il proprio sigillo.

Nuovi appuntamenti per HortiCultura

Di |2022-11-11T12:37:11+01:00Settembre 23rd, 2022|

Si realizzeranno, nell’a.s. 2022/2023, nuovi appuntamenti nell’ambito di Horticultura, a vantaggio dei bambini di tutte e quattro le scuole partner. Le attività quindi incrementeranno un già ricco programma, articolato tra le sedi degli istituti scolastici e alcuni dei più importanti Beni Culturali siti in Campania.

Più sessanta…

Ci saranno, complessivamente, sessanta date aggiuntive rispetto a quelle inizialmente previste, dedicate alla sana alimentazione e agli antichi saperi e abilità della coltivazione orticola. Molti più bambini quindi entreranno – alcuni per la prima volta – nel Parco archeologico di Pompei, nella Reggia di Caserta, nel circuito archeologico dell’antica Capua e dell’agro atellano. Si sporcheranno le mani con la terra e, allo stesso tempo, sperimenteranno un modo nuovo di avvicinarsi alla storia e alle scienze, rafforzando competenze e conoscenze presenti anche nella normale didattica d’aula.

Reinvestiamo il tempo della DAD

Horticultura è partito coraggiosamente nell’aprile 2020, quando tutto il Paese era entrato in lockdown e non si potevano immaginare né i tempi, né le modalità dell’emergenza sanitaria in cui il Covid 19 ci aveva precipitati. Facendo di necessità virtù, l’equipe di progetto ha implementato alcune attività on-line, riuscendo a coinvolgere i bambini anche nel difficile e sconosciuto contesto della DAD (Didattica a Distanza). Sono nati così l’OrtoBox, il kit della sana alimentazione ed altri strumenti didattici che hanno raggiunto una loro autonomia e una spendibilità educativa che si protrarrà ben oltre i mesi del progetto.

La costruzione della versione digitale del progetto, insieme ad altri fattori, ha comportato un’ottimizzazione della disponibilità degli operatori. Da qui la possibilità di prevedere ulteriori appuntamenti da distribuire tra le scuole del progetto attive a Marcianise, Orta di Atella, Pompei e Santa Maria Capua Vetere. Si sono così resi praticabili ulteriori quindi appuntamenti per città, che – insieme alle scuole – verranno progettati nel merito, toccando i temi del progetto: la storia, l’arte, l’archeologia, la sana alimentazione di ieri e di oggi.

Più ore, più bambini

Questa estensione delle attività di HortiCultura consentirà di coinvolgere quasi tutta la platea scolastica degli istituti coinvolti, ampliando la buona prassi educativa che va consolidandosi, in cui scuola, Terzo Settore e istituzioni culturali cooperano fattivamente.

Riparte il progetto Horticultura

Di |2022-11-17T20:14:29+01:00Settembre 5th, 2022|

Eccoci, si riparte!

Il Green Village, l’attività estiva di Horticultura ritorna a divertire ed educare i nostri bambini, intrattenendoli con numerose attività, laboratori e visite in siti mussali alla scoperta della storia e dell’arte.

Qui alcuni scatti dei bambini del Circolo Didattico di Orta di Atella in visita al Museo Archeologico dell’Agro Atellano a Succivo e del laboratorio didattico di archeologia dove hanno realizzato bellissime anfore antiche.

Il Progetto Horticultura è sostenuto dall’Impresa Sociale Con i Bambini attraverso il fondo per il contrasto alla Povertà Educativa. Coinvolge 400 bambini alunni della scuola primaria e 3 Istituzioni Culturali: Parco Archeologico di Pompei, Reggia di Caserta e la Direzione Regionale dei Musei della Campania.

Il Diario Alimentare di Horticultura su CONMagazine

Di |2022-11-22T19:23:04+01:00Luglio 4th, 2022|

Il Diario Alimentare di Horticultura raccontato da Con Magazine. Ci è servita qualche settimana per un lavoro sull’audiovisivo che non avevamo immaginato di fare quando abbiamo progettato Horticultura. Ma la sfida che ci è stata proposta da Con I Bambini era troppo invitante per non coglierla.

Il tema era quello dei disturbi alimentari dei giovanissimi. Poche cose, come il cibo, rispecchiano il nostro stato d’animo e le fragilità della persona, della sua famiglia, della sua comunità. Molto spesso, tra l’altro, una nutrizione non equilibrata, o addirittura dannosa, deriva da un deficit di attenzione.

Obesità infantile e povertà educativa

In Campania, questo tema tocca livelli particolarmente preoccupanti. La nostra regione infatti è tra quelle in cui l’obesità infantile è più diffusa. Un problema educativo e di salute, allo stesso tempo. Una vera e propria ipoteca sull’equilibrio psicofisico dei futuri adulti. La prevenzione e l’educazione, su questo aspetto, sono fondamentali, anche per la sostenibilità della sanità pubblica sul lungo periodo.

L’opportunità di raccontare l’esperienza di Horticultura sul tema della sana alimentazione ci ha fatto scegliere un punto specifico del progetto a cui teniamo molto. Nel servizio pubblicato da CONMagazine, curato da Rosa Cambara, si parla del Diario alimentare, uno strumento messo a punto dalla nutrizionista Chiara Esposito e dalla responsabile dei percorsi educativi, Carla Petito.

il Diario Alimentare su CON Magazine

Non anticipiamo nulla. A questo link potrete leggere e guardare il servizio. Ne vale la pena, per almeno du e ragioni.
La prima è che le immagini ritraggono l’area della magnifica Reggia di Caserta, che ospita, in un’area del Parco, detta dei Liparoti, uno degli orti didattici museali che Horticultura ha realizzato negli ultimi due anni.
La seconda riguarda invece i giovanissimi protagonisti del video, alunni dell’Istituto Calcara di Marcianise (CE), destinatari attenti ed entusiasti delle attività progettuali.

Grazie allora a Benedetta, a Karla Alessya, a Catia e a Raffaele. Sono loro, e i loro compagni di classe, ad aver colto il senso del Diario alimentare, che contiene conoscenze ed emozioni, su cosa, quanto e come mangiamo. 

Estate agli Scavi con Horticultura

Di |2022-11-25T12:29:06+01:00Giugno 30th, 2022|

E’ un’estate agli Scavi quella di Horticultura.

Green Village sono entrati nel vivo e i bambini possono godersi, ancora di più, i Beni culturali che ospitano le attività.
Tra i suggestivi spazi del Parco archeologico di Pompei, i bambini del Secondo Circolo Didattico, plesso Messigno, dopo la visita alle antiche rovine, hanno imparato a realizzare l’erbario: a conoscere i nomi di molte piante classificandole e scoprendone le caratteristiche e le curiosità.

Un nuovo modo di vedere e di vivere gli Scavi

“E’ un’esperienza unica quella di realizzare un Green Village in un luogo così significativo”. Lo racconta Teresa Ubaldini, presidente di Terra Felix e animatrice dei campi estivi museali. “Molti bambini – continua Teresa – avevano già visitato gli Scavi, con la scuola soprattutto, meno spesso con la famiglia. Ma, in ogni caso, solo ora si appropriano di questo patrimonio nel senso più pieno”.

L’erbaio: le conoscenze e le emozioni che entrano in una foglia

Realizzare un erbaio è un ottimo esempio di una pratica di Horticultura. I bambini fanno un’esperienza cognitiva, perché imparano a classificare le piante, ripassano le conoscenze acquisite a scuola nell’ambito delle scienze e della botanica in particolare. Ma anche fisica, stimolando la sensibilità dell’olfatto e della vista. Le forme e i profumi delle foglie arricchiscono  i bagaglio intellettuale dei ragazzi, ma a valle di un’esperienza che è anche e soprattutto emotiva e relazionale.
Sempre nel segno degli antichi Romani, i bambini di Pompei hanno conosciuto anche l’antica Capua. Sono stati in visita alla Reggia di Caserta e andranno presto al Casale di Teverolaccio.

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