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Horticultura racconta il Presepe borbonico della Reggia di Caserta

Di |2022-12-22T12:54:54+01:00Dicembre 20th, 2022|

Horticultura racconta il Presepe borbonico della Reggia di Caserta, grazie alla sua metodologia esperienziale che lega arte e campagna.

L’orto didattico museale di Horticultura è infatti uno strumento per trasmettere, ai bambini, conoscenze, competenze e abilità legate, allo stesso tempo, alle scienze e alla storia, all’arte e alla tradizione. E’ un luogo dove si impara sporcandosi le mani e conducendo un’esperienza cognitiva ed emozionale che coinvolge i cinque sensi. Il cibo – dalla terra alla tavola – è un tema cruciale di Horticultura. Il progetto ha investito sulla disseminazione di una sana alimentazione, equilibrata sia rispetto a cosa viene ingerito, sia rispetto agli stati d’animo che accompagnano il nutrirsi e che spesso rivelano disagi personali e di contesto.

L’esperienza di Horticultura ha aiutato a definire un format educativo coinvolgente ed efficace. Un modo in cui fruire di luoghi d’arte, accompagnati dalla conoscenza della cultura del cibo e della sostenibilità, può essere declinato per veicolare contenuti specifici. Da qui l’idea di impiegare la metodologia e gli strumenti di Horticultura per raccontare il presepe napoletano, la sua arte e la sua capacità di invitare i visitatori in un viaggio antropologico nel Regno di Napoli, tra Settecento e Ottocento.

Horticultura racconta il Presepe borbonico della Reggia di Caserta

In collaborazione con l’Ufficio Valorizzazione della Direzione della Reggia di Caserta, saranno quindi realizzate quattro edizioni di un Laboratorio didattico dedicato all Presepe Borbonico e alle sue connessioni con l’arte e l’agricultura. Il primo appuntamento è fissato per il 19 dicembre; parteciperanno i bambini del I Circolo didattico di Pompei.

Il laboratorio mira a creare un ponte – nell’immaginario dei bambini, e degli adulti che li accompagneranno – tra le immagini dipinte nei quadri, raffiguranti panorami e nature morte, e la vita quotidiana di quasi tre secoli fa. Il percorso metaforicamente conduce il pubblico, di varie età, a scoprire quanto la terra e i suoi prodotti abbiano plasmato quella comunità che la sensibilità degli artisti ha poi immortalato in dipinti e in manufatti che racchiudono e conservano l’identità di una comunità, che forse non ne è sempre consapevole.

Il quotidiano della vita dei contadini e degli artigiani, i profumi, i sapori e i saperi di una civiltà che è stata tra le più significative del suo tempo, trova nel Presepe napoletano una cornice dinamica, in cui c’è spazio per tutte le anime di quella società, sospesa tra gli affanni della vita e una spiritualità popolare che ha toccato vette artistiche che la rendono famosa nel mondo.

 

Che Natale sarebbe senza OrtoBus?

Di |2022-12-22T12:43:49+01:00Dicembre 17th, 2022|

L’Ortobus sta per chiudere il suo primo ciclo di giornate di educativa di strada. Il piccolo bus elettrico di Horticultura ha girato l’area atellana, e non solo, a partire da ottobre, e terminerà poco prima dell’Epifania. In circa quattro mesi, è stato in diversi Comuni della provincia di Caserta, spesso in aree caratterizzate da importanti Beni Culturali. Ma le tappe non sono finite: infatti, che Natale sarebbe senza OrtoBus?

La sostenibilità viaggia su quattro ruote. Elettriche, però!

L’Ortobus dissemina, sui territori di Horticultura, il lavoro fatto con le classi che partecipano al progetto, creando e curando i quattro orti museali didattici. Coinvolge così altri bambini e altre famiglie, per affermare una metodologia e uno strumento educativi su vasta scala.

Le prime uscite hanno fatto tappa a FestAmbiente, a Succivo. Non poteva essere diversamente, visto che l’intervento si basa sull’esperienza pluriennale dell’associazione Legambiente sui temi dell’educazione ambientale. Gli orti sociali di Teverolaccio – una buona prassi realizzata negli anni dal circolo atellano – sono stati il modello da cui Horticultura è partito, aggiungendo l’apporto fondamentale delle localizzazioni nei Beni Culturali.

L’OrtoBus nella Capua Vetere di Annibale e di Spartaco

L’Ortobus è tornato presso l’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere, in occasione di Famiglie al Museo. Ha contribuito in questo modo all’attrattività dell’iniziativa nazionale promossa dal Ministero della Cultura. Adulti e bambini che hanno visitato i luoghi di Annibale e di Spartaco, hanno potuto fruire dei laboratori sul cibo e sulla sostenibilità curati dalle operatrici di Geofilos e di Terra Felix.

Che Natale sarebbe senza OrtoBus?

Ma il pulmino elettrico di Horticultura non poteva certo mancare l’appuntamento del Natale e delle festività dedicate ai bambini. Sarà infatti uno degli ingredienti di “Natale al Casale di Teverolaccio”. Il Cartellone di iniziative promosso dal Comune di Succivo per valorizzare ulteriormente la struttura settecentesca, annovera anche l’appuntamento con l’OrtoBus. La prima data è il 22 dicembre; seguiranno quelle del 4 e del 5 gennaio.

Ministero Istruzione: Orti didattici museali in 6 Regioni

Di |2022-11-02T10:58:30+01:00Ottobre 4th, 2022|

Il Ministero della Pubblica Istruzione porterà, in sei Regioni, la buona pratica degli orti didattici museali. Lo farà grazie all’esito positivo della valutazione della proposta candidata dall’ETS Geofilos, partner centrale di Hortiultura.

Grazie al progetto selezionato da Con I Bambini, nell’ambito del Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile, l’associazione ecologista atellana, già Circolo Legambiente, ha infatti potuto elaborare un contenuto riferito alla tematica  “sostenibilità e transizione ecologica”, uno di quelli previsti dall’Avviso ministeriale pubblicato a luglio 2021.

Co-progettare col Terzo Settore

E’ cominciato tutto con l’avvio della procedura con cui il Ministero della Pubblica Istruzione ha aperto “la selezione di Enti del Terzo Settore per iniziative di co-progettazione volte alla realizzazione di Progetti, ai sensi dell’art. 55, comma 3, del D.Lgs. n. 117/2017”. Partendo da cinque tematiche, il MI ha voluto selezionare e recepire idee provenienti dal vissuto quotidiano del privato sociale, per sperimentare non solo iniziative specifiche da realizzare presso scuole di più Regioni, ma soprattutto una nuova procedura amministrativa che vede cooperare il pubblico e il non profit.

Tra le cinque tematiche di interesse c’erano la sostenibilità e la transizione ecologica. Geofilos, forte dell’esperienza di Horticultura, ha proposto la realizzazione di orti didattici museali. Gli Uffici competenti del Ministero hanno selezionato questa idea, questo format educativo.

Horticultura realizza la sua continuità, in 6 Regioni

Tra pochi mesi quindi la sperimentazione che Horticultura ha realizzato in quattro scuole campane diventerà una realtà per 25 scuole, distribuite in sei Regioni. Il progetto selezionato da Con I Bambini raggiunge così un obiettivo molto importante, in termini sia di sostenibilità successiva, sia di riconoscimento istituzionale.

Il prossimo passo sarà quello di consentire alla scuole primarie dei territori selezionati di candidarsi per realizzare il loro orto museale didattico, in collaborazione con un luogo della cultura presente all’interno della propria comunità. Geofilos farà la sua parte, sostenendo le scuole attraverso la trasmissione della buona prassi maturata con Horticultura, la formazione dei docenti, la supervisione del processo e la distribuzioen di materiali didattici come l’OrtoBox. (Ivan Esposito)

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